“L’eternità nell’arte” ai Santi Quattro Coronati

La mostra nel complesso medievale, con decine di artisti. Suor Fulvia: «Itinerario dello Spirito, a contatto con la più grande Bellezza della storia»

Dal 12 novembre la mostra nel complesso medievale, con decine di artisti. Suor Fulvia: «Itinerario dello Spirito, a contatto con la più grande Bellezza della storia»

Non solo una mostra, non solo un grande evento artistico. Ma anche l’occasione per «un vero itinerario dello Spirito», che possa condurre chi vi sarà coinvolto «al contatto con la più grande Bellezza della storia dell’umanità e della Chiesa». Con questo auspicio si chiude la lettera di “benvenuto” di suor Fulvia Sieni, a nome delle monache Agostiniane dei Santi Quattro Coronati, rivolta a organizzatori, artisti e visitatori della mostra “L’eternità dell’arte”, in programma da sabato 12 novembre (inaugurazione alle ore 16) al 18 dicembre, proprio nella straordinaria cornice del complesso basilicale sul Celio, nel cuore dell’Urbe, la citta “eterna” per antonomasia. Ideato e curato dal critico Giammarco Puntelli, l’evento si inserisce nello scorcio finale del Giubileo della Misericordia, con un obiettivo ambizioso: offrire a un’arte contemporanea per lo più disattenta e poco interessata agli spunti religiosi, in coincidenza con la conclusione di un Anno Santo straordinario per contenuti e modalità celebrative, la possibilità di attingere all’ispirazione religiosa cristiana, inserendosi nell’alveo millenario di realizzazioni che hanno arricchito non solo la storia della fede, ma anche quella dell’umanità.

Saranno una quarantina gli artisti, tra pittori e scultori, coinvolti nell’iniziativa, avendo accettato di realizzare o produrre ciascuno due opere sul tema proposto. Tra di essi, nomi da tempo affermati nella pittura come i figurativi Antonio Nunziante e Stefano Solimani, gli informali Alfonso Borghi e Giuseppe Menozzi, i paesaggisti Mauro Capitani e Domenico Monteforte. Ma anche scultori del calibro di Marcello Pietrantoni ed Elvino Motti. La mostra avrà anche un catalogo dedicato, pubblicato dall’Editoriale Giorgio Mondadori e, al termine, un’opera di ciascun maestro verrà donata con l’idea di dar vita a un’asta per raccogliere fondi da destinare a opere di evangelizzazione e di misericordia secondo le intenzioni di Papa Francesco e di contribuire alle necessità della basilica ospitante.

Facilmente immaginabile è la suggestione di una “location” unica per un’iniziativa del genere, come il complesso medievale dei Santi Quattro, che già di per sé unisce il fascino di tesori artistici straordinari (basti pensare all’Aula gotica scoperta da appena vent’anni e resa visitabile dal 2014) a un clima mistico che le monache agostiniane alimentano da oltre quattro secoli e mezzo, ma che da qualche tempo si diffonde anche all’esterno delle mura, grazie alla disponibilità al dialogo e all’accompagnamento spirituale delle stesse claustrali. È certamente anche grazie a questo che il progetto si presenta con obiettivi dichiaratamente ambiziosi: in particolare, il desiderio di attrarre un pubblico mosso da motivazioni molto differenziate ma non necessariamente in conflitto fra loro. Perché, come ricorda ancora suor Fulvia nella sua lettera, «chi entra nella basilica può ammirare non solo una bellezza artistica, ma lasciarsi afferrare anche da un fascino più profondo». La sede stessa dell’evento riceverà, in cambio della sua accoglienza e grazie al contributo degli sponsor (in primis la romana “Vesti l’Arte” del gruppo Arcieri), un nuovo impianto di illuminazione interna, per aiutare a rendere sempre più visibile la luce della Verità che promana dall’antico scrigno di fede custodito dalle monache. (Gianfranco Marcelli)

10 novembre 2016