“L’esorcista del Papa”, film che «stravolge e falsifica»

È il giudizio dell’Associazione internazionale esorcisti sulla pellicola di Avery, di prossima uscita, ispirata alla figura di don Amorth. «Inattendibilità su un tema così rilevante»

L’Associazione internazionale esorcisti (Aie) interviene in merito alla prossima uscita del film “L’esorcista del Papa”, di Julius Avery, ispirato alla figura di don Gabriele Amorth, interpretato dall’attore neozelandese Russell Crowe. Un racconto cinematografico dell’esperienza esorcistica del sacerdote paolino che, «oltre a essere contrario alla realtà storica, stravolge e falsifica ciò che veramente si vive e si sperimenta durante l’esorcismo di persone veramente possedute che noi, esorcisti cattolici, celebriamo secondo le direttive impartite dalla Chiesa», affermano. E ancora, lo definiscono «offensivo nei riguardi dello stato di sofferenza in cui versano quanti sono vittime di un’azione straordinaria del demonio».

Nella nota dell’Aie diffusa dopo la visione del trailer si evidenzia da una parte la qualità della pellicola, «da cinema splatter, vero e proprio sotto-genere del cinema horror»; dall’altra la sua «inattendibilità su un tema così delicato e rilevante. L’esorcismo così rappresentato – osservano – diventa uno spettacolo finalizzato a suscitare forti e malsane emozioni, grazie a una scenografia cupa, con effetti sonori tali da suscitare soltanto ansia, inquietudine e paura nello spettatore. Il risultato finale è di infondere la convinzione che l’esorcismo sia un fenomeno abnorme, mostruoso e pauroso, il cui unico protagonista è il demonio, le cui reazioni violente si possono fronteggiare con grande difficoltà; il che – si legge nella nota – è l’esatto contrario di ciò che si verifica nel contesto dell’esorcismo celebrato nella Chiesa cattolica in obbedienza alle direttive da essa impartite».

8 marzo 2023