L’esame di maturità torna alla normalità. Si comincia il 21 giugno

Il ministro Valditara ha firmato l’ordinanza. Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte saranno a carattere nazionale. Le prove Invalsi, requisito per l’ammissione

L’esame di maturità torna alla normalità del tempo pre – Covid, secondo quanto previsto dalle norme del 2017. Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha firmato ieri, 9 marzo, in anticipo rispetto al 2022, l’ordinanza che definisce organizzazione e modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023. Messe da parte le modalità di svolgimento degli ultimi anni, dovute agli della pandemia di Covid-19, particolarmente gravosi per la scuola e per i giovani. A fare ancora eccezione restano i Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), che non sono requisito di ammissione all’esame ma potranno essere oggetto del colloquio, se svolti. L’effettuazione delle prove Invalsi (che non concorrono alla valutazione) è invece requisito per l’ammissione.

La data d’inizio è fissata al 21 giugno, con la prima prova scritta. La campanella suonerà alle 8.30. Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte (prima, seconda e terza solo per alcuni indirizzi, tra cui Esabac, Esabac Techno, licei internazionali) saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti professionali di nuovo ordinamento. Tra le novità, l’introduzione della seconda prova scritta per questi istituti.

L’esame di Stato, afferma Valditara, «è un momento importante nella vita di ogni studente. Si tratta di un passaggio simbolico fondamentale nel percorso di crescita di ciascuno, oltre a costituire il momento finale dell’intera esperienza scolastica, chiudendo un ciclo iniziato con la scuola primaria». La prova «non si limita a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate dagli studenti – prosegue – ma ne valorizza il percorso formativo e la crescita personale. A tutte le studentesse e gli studenti che si preparano a questo importante momento voglio assicurare che ho ben presente le tante difficoltà che sono stati costretti ad affrontare negli ultimi anni a causa dell’epidemia. In virtù di questo – garantisce il ministro -, nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terrà conto dell’eccezionalità del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento. Invito pertanto tutti gli studenti a vivere questo passaggio in maniera serena, consapevoli del loro impegno e degli sforzi fatti».

10 marzo 2023