Legge di stabilità: sgravi per famiglie e partite Iva. Incertezze sui fondi sociali

Presentata la manovra di bilancio da 36 miliardi di euro: un miliardo per la stabilizzazione dei precari della scuola, 1,5 miliardi di risorse per i nuovi ammortizzatori sociali. Tra le entrate, 1 miliardo dalla tassa sulle slot machine

La manovra di bilancio per il 2015 sale a 36 miliardi di euro, 18 miliardi dei quali saranno in minori tasse. La spesa pubblica sarà tagliata di 15 miliardi. Questo il quadro della nuova legge di stabilità, presentata dal premier Matteo Renzi mercoledì 15 ottobre. In generale, è stato confermato il bonus di 80 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti con reddito al di sotto dei 26mila euro lordi (9,5 miliardi di euro), a cui si aggiungono 500 milioni di euro per le famiglie numerose, la riforma degli ammortizzatori sociali (1,5 miliardi di valore), gli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato (1,9 miliardi). 3,8 miliardi è la previsione di introito dalla lotta all’evasione, 1 miliardo dalla tassa sulle slot machine.

Famiglia. Il bonus degli 80 euro, insomma, viene confermato ma cambia forma: diventerà una detrazione, uno sgravio fiscale. Ma non viene introdotto il meccanismo del quoziente familiare. In compenso viene introdotto, come detto, un fondo da 500 milioni di euro per le famiglie, utilizzato come sostegno per i nuovi nati e fino al terzo anno di età. Introdotta anche l’esenzione del ticket per le famiglie con figli.

Lavoro. Confermato il meccanismo dell’anticipo del Tfr, da inserire in busta paga. Sarà però su base volontaria e sarà possibile richiederlo interamente, vale a dire fino al 100% della somma maturata. In generale, confermato il taglio dell’Irap per 6,5 miliardi. Le imprese che assumeranno a partire dal 2015 con un contratto a tempo indeterminato non pagheranno contributi per tre anni. Quanto alle partite Iva, pagherà tasse a forfait chi guadagna meno di 15mila euro lordi l’anno. Per questo comparto stanziati 800 milioni di euro, per una platea stimata in 900mila persone. Un miliardo e mezzo, inoltre, viene stanziato per gli ammortizzatori sociali previsti dal job Act. Andrà a comporre il nuovo sussidio universale.

Scuola. Confermato lo stanziamento di un miliardo di euro per l’assunzione degli insegnanti precari.

Altre voci. Da sottolineare i 6,9 miliardi (“Spesa di legislazione vigente”) destinati genericamente ad altre voci, tra le quali le missioni di pace e il 5 per mille. Probabilmente sono inseriti in questa voce alcuni comparti importanti del sociale. Una programmazione triennale del Fondo per la non autosufficienza e di quello per le politiche sociali, per gli anni 2015, 2016 e 2017, è stata infatti richiesta dal ministero del Lavoro allo stesso governo, come «priorità da inserire nella legge finanziaria». Nel dettaglio, il ministero chiede che il fondo politiche sociali sia finanziato con 400 milioni nel 2015, 600 milioni nel 2016 e 1 miliardo di euro nel 2017. In assenza in un testo chiaro e dettagliato, non resta che attendere.

In conferenza stampa, il premier Renzi ha spiegato: «La legge di stabilità parte con un numero, 18, come l’articolo, ma anche diciotto come le tasse in meno che noi abbiamo previsto per questa manovra. In un anno diciotto miliardi di tasse in meno».

17 ottobre 2014