Legge di Bilancio, sos del Forum terzo settore
Ascoltata in commissione alla Camera la portavoce Pallucchi: «Il sistema di welfare nel Paese si sta indebolendo, ma interventi per evitarlo erano e sono ancora possibili»
«Povertà e disuguaglianze crescenti, sanità pubblica inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: sono tutte priorità del nostro Paese che questa legge di Bilancio non sta affrontando». Lo ha affermato con chiarezza ieri, 4 novembre, in audizione in commissione Bilancio, alla Camera dei deputati, la portavoce del Forum terzo settore Vanessa Pallucchi. «Se da una parte è prevista una misura di sostegno al reddito del ceto medio – ha specificato -, dall’altra si riducono i servizi ai cittadini, anche attraverso i tagli a ministeri, Regioni e Comuni. Mentre crescono le spese in armi, lo strumento principale di contrasto alla povertà, l’Assegno di Inclusione, diventa sempre più insufficiente di fronte all’emergenza in corso».
Nell’analisi di Pallucchi, insomma, «il sistema di welfare nel Paese si sta indebolendo ulteriormente, ma interventi per evitare questo processo erano e sono ancora possibili, nonostante la ristretta disponibilità di risorse». Il testo preso in esame, ha continuato, «non contiene alcuna misura specifica per il Terzo settore che, proprio alla luce della situazione socio-economica complicata che stiamo attraversando, andrebbe maggiormente coinvolto nella definizione delle politiche pubbliche e sostenuto per contribuire alla tenuta del tessuto sociale e a uno sviluppo sostenibile».
Proprio per questo, tra le richieste del Forum c’è che «in legge di Bilancio si intervenga a favore del non profit per mantenere il regime di esclusione Iva e per eliminare l’Irap. Nel primo caso – ha spiegato -, il Terzo settore sembra essere equiparato alle imprese for profit con l’obbligo di apertura della partita Iva; nel secondo subisce una pressione ancora più onerosa di quella che ricade su enti e società commerciali». E ancora: «Maggiori risorse nella cooperazione allo sviluppo, nel servizio civile, nei fondi per l’attuazione delle riforme sulla disabilità e non autosufficienza sono proposte che, come l’anno scorso, abbiamo ripresentato al Parlamento».
5 novembre 2024