L’Ecuador 10 giorni dopo il sisma

Il bilancio della Caritas: 655 vittime, 48 dispersi, 17.638 feriti, 113 trovati vivi tra le macerie, oltre 29mila sfollati. 281 scuole danneggiate

Il bilancio della Caritas locale: 655 vittime, 48 dispersi, 17.638 feriti, 113 persone trovate in vita sotto le macerie, oltre 29mila sfollati. 281 le scuole danneggiate

Viveri non deperibili e materassi. Queste le urgenze per l’Ecuador, a 10 giorni dal sisma che ha colpito la zona nord-occidentale del Paese, il 16 aprile. «La ricostruzione verrà dopo», dichiara Caritas Ecuador in una nota diffusa ieri, 26 aprile, riportando la testimonianza di Alfredo de la Fuente, della Pastorale sociale della provincia del Manabí. Il bilancio al momento è di 655 vittime, 48 dispersi, 17.638 feriti, 113 persone trovate in vita sotto le macerie, 29.057 persone accolte negli alberghi. Ancora, 1.125 gli edifici distrutti, 829 quelli seriamente lesionati, 281 le scuole danneggiate. Le scosse di assestamento sono state 788, di cui 6 particolarmente forti.

Caritas Ecuador, che tiene i contatti con le istituzioni e le realtà attive nei soccorsi, è presente con i propri volontari a Jama, Pedernales, Manta e Portoviejo nella provincia di Manabí e a Muisne nella provincia di Esmeraldas. Oltre che nei soccorsi e nella ricostruzione, è «impegnata nell’accompagnamento spirituale, psicologico e sociale della popolazione e nel rafforzamento delle capacità comunitarie», secondo lo stile caratteristico degli interventi Caritas, a tutte le latitudini.

27 aprile 2016