“Lean on me”, Bill Withers lascia un “manifesto” sulla solidarietà

Torna di attualità, in questo tempo di emergenza, il brano dell’artista morto nei giorni scorsi, protagonista del soul e del rythm&blues

Un suo brano famoso passa spesso anche per le radio di casa nostra, “Ain’ t no sunshine”, che ha avuto decine e decine di cover e che era contenuto in un album, “Just as I am”, premiato con un Grammy nel 1972. Bill Withers, una delle grandi voci del soul e del rythm and blues negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, se n’è andato nei giorni scorsi e ci sembra giusto ricordarlo, per la sua voce, per l’influenza che ha esercitato sul r&b (e non solo) e per altre canzoni che ha lasciato, come “Just the two of us” con Grover Washington Jr.

Per farlo abbiamo scelto un altro brano, che dallo scoppio dell’emergenza legata al coronavirus è diventata un “manifesto” di speranza per un Paese in poche settimane devastato dall’epidemia: “Lean on me” (“Conta su di me”), anche questo del 1972, reinterpretato, tra gli altri, da artisti del calibro di Al Jarreau e di Bonnie Tyler, inserito nel 2007 nella Grammy Hall of Fame. Un pezzo maturato nel contesto sociale in cui Withers, nato nel 1938 in West Virginia, era cresciuto: esprimeva la solidarietà che le persone manifestavano tra di loro nei momenti difficili.

Oggi è tornato di attualità di fronte all’emergenza non solo sanitaria ma anche sociale ed economica, che ha investito il mondo intero, provocando migliaia di morti anche negli Stati Uniti. Infatti, molte persone ne hanno proposto una versione a sostegno degli operatori sanitari e dei lavoratori in prima linea per aiutare chi soffre.

«Conta su di me, quando non ti senti forte / e io ti sarò amico / Ti aiuterò ad andare avanti / poiché non ci vorrà molto / fino a che io avrò bisogno / di qualcuno a cui appoggiarmi». È il ritornello di “Lean on me”, un inno all’amicizia e alla solidarietà, così importante in un tempo segnato dal dolore, dalla solitudine, dal disagio sociale e dalla precarietà. «Tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno a cui appoggiarci / Se c’è un peso che devi portare / però non ci riesci / Io sono proprio sulla strada / condividerò il tuo peso / se soltanto tu mi chiami». Dopo 50 anni, la gente si aggrappa anche a queste parole. E Withers ne aveva capito la portata. «Sono stato capace di scrivere canzoni – disse a “Rolling Stone” – in cui la gente ha potuto identificarsi».

Nel giorno di Pasqua, da Chicago ad altre città degli States, “Lean on me” è stato intonato nelle strade e dalle finestre. Se si cerca poi il video di questa canzone su YouTube, commuove leggere i tanti commenti che ringraziano l’artista, da chi ricorda la moglie morta da poco a chi gli augura il riposo eterno: “Rest in peace, Bill Withers. Legends live forever”.

14 aprile 2020