Le ultime giornate del Giubileo dedicate agli esclusi

L’arcivescovo Rino Fisichella ha presentato gli appuntamenti dedicati ai carcerati e ai senza fissa dimora del 6 e 13 novembre

L’arcivescovo Rino Fisichella ha presentato gli appuntamenti dedicati ai carcerati e ai senza fissa dimora del 6 e 13 novembre

Saranno più di mille i detenuti che parteciperanno, sabato 5 e domenica 6 novembre, al Giubileo dei carcerati con Papa Francesco. All’evento, illustrato oggi, 3 novembre, dal presidente del Pontificio consiglio per la promozione della Nuova evangelizzazione, sono iscritte, finora, oltre 4000 persone provenienti da 12 Paesi nel mondo: Inghilterra, Italia, Lettonia, Madagascar, Malesia, Messico, Olanda, Spagna, Usa, Sudafrica, Svezia e Portogallo. Tra gli svedesi sarà presente anche una delegazione luterana.

Alla Messa di San Pietro, ha precisato l’arcivescovo Fisichella, «parteciperanno detenuti di tutte le categorie: minori, persone in alternativa al carcere sul territorio, persone in detenzione domiciliare e detenuti definitivi con condanne diverse. Una presenza vera che segna un reale impegno per offrire un futuro e una speranza oltre la condanna e la durata della pena».

Nella giornata di sabato, «i partecipanti avranno la possibilità, nelle Chiese giubilari, di confessarsi» e di compiere il pellegrinaggio verso la Porta Santa di San Pietro attraversando il percorso di via della Conciliazione, per prepararsi alla Celebrazione del giorno successivo. Domenica, dalle ore 7.30, sarà possibile entrare in Basilica in attesa della celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco. Molto intenso sarà, a partire dalle 9, il momento delle testimonianze.

«Avremo infatti – ha aggiunto Fisichella -, la presentazione di 4 testimoni che abbracciano l’arco del mondo delle carceri. Un detenuto che in carcere ha sperimentato la conversione, che parlerà insieme alla vittima con la quale si è riconciliato; il fratello di una persona uccisa che si è fatta strumento di misericordia; un ragazzo minorenne che sta scontando la sua pena e, infine, un agente della Polizia Penitenziaria, che quotidianamente è a contatto con i detenuti».

Le testimonianze saranno intercalate da musiche e canti realizzate dal Coro Papageno, composto da volontari e detenuti della Casa Circondariale “Dozza” di Bologna. Alcune particolarità, inoltre, aiuteranno a dar maggior significato allo svolgimento di questa giornata: «Innanzitutto, il servizio liturgico sarà svolto dai detenuti. Le ostie che saranno utilizzate per la santa Messa sono state prodotte da alcuni detenuti del carcere di Opera di Milano, nell’ambito del progetto “Il Senso del Pane”, pensato e organizzato proprio in occasione del Giubileo, e sviluppato in collaborazione con la “Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti Onlus”».

Dall’11 al 13 novembre si terrà invece il Giubileo delle persone socialmente escluse. «Persone – ha spiegato Fisichella – che a causa di diversi motivi, dalla precarietà economica a varie patologie, dalla solitudine alla carenza di legami familiari, hanno difficoltà a inserirsi nel tessuto sociale e finiscono spesso con il rimanere ai margini della società, senza una casa o un posto dove abitare». Francia, Germania, Portogallo, Inghilterra, Spagna, Polonia, Olanda, Italia, Ungheria, Slovacchia, Croazia e Svizzera, i Paesi di provenienza dei partecipanti all’ultimo appuntamento giubilare, prima della chiusura della Porta Santa, che avverrà il 13 novembre in tutte le chiese e i santuari nel mondo.

Venerdì 11 alle ore 11.30, nell’aula Paolo VI i partecipanti incontreranno Papa Francesco, che ascolterà alcune loro testimonianze e alla fine si intratterrà con loro. In alcune chiese, inoltre, avranno la possibilità di ascoltare delle testimonianze il giorno sabato 12 alle ore 10: San Salvatore in Lauro per la lingua inglese; Santa Monica per l’olandese, San Luigi dei Francesi per il portoghese; i Santi XII Apostoli per il francese; San Giovanni Battista dei Fiorentini per il polacco; Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova) per il tedesco; Santa Maria sopra Minerva per l’italiano; Sant’Andrea della Valle per lo spagnolo e Santa Maria Maddalena in Campo Marzio per lo slovacco.

Sabato pomeriggio, alle ore 17, si svolgerà una Veglia della Misericordia nella bBasilica di San Paolo Fuori le Mura, preceduta da un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa della Basilica Ostiense, iniziando dai giardini antistanti. Domenica, infine, il Papa presiederà la celebrazione eucaristica nella basilica di San Pietro alle ore 10. Al termine, l’Angelus sarà recitato come sempre dal Palazzo Apostolico alle ore 12.

3 novembre 2016