Le suore di Talitha kum, da 10 anni in rete contro la tratta

Dal 21 al 27 settembre l’assemblea generale della realtà della vita consacrata nata in seno all’Unione internazionale delle Superiore generali. L’udienza privata con Papa Francesco

Mihaela ora ha 27 anni. Ne aveva solo 19 quando ha lasciato il suo Paese, la Romania, per andare a lavorare tre mesi da una “famiglia seria” in Germania. Desiderava guadagnare il necessario per mantenersi agli studi. Poi la trappola. Appena arrivata, tre uomini cominciarono a picchiarla, ad abusare di lei per poi trascinarla in un bordello. «Lì fui costretta a prostituirmi. A volte ricevevo anche 15 clienti al giorno», racconta. Oggi, però, Mihaela ha una nuova vita: «Studio giurisprudenza per aiutare tutte le ragazze a fuggire da questo incubo e fare in modo che i trafficanti finiscano dietro le sbarre». Una storia di ingiustificata violenza anche quella vissuta sulla propria pelle da Mariana. Aveva 13 anni quando ha subito uno stupro multiplo. Poi, il giro della prostituzione: venduta in Spagna per 300 euro, Mariana ha vissuto la sua adolescenza in strada. Ora, però, ha voltato pagina: «Oggi capisco che la prostituzione non è l’unica strada per le donne dei Paesi più poveri. Tutte meritiamo di vivere una vita libera dalla violenza». Ancora, c’è Somchai. Lui è uno dei tanti schiavi sfruttati sui pescherecci thailandesi che non ha mai perso la speranza in una vita migliore: «Ora ho una nuova casa, dove vivo con i miei genitori, e ho ripreso il mio vecchio lavoro». Questi sono solo alcuni dei volti di giovani donne e uomini che hanno accolto con coraggio e fiducia l’invito a “rialzarsi”per poter tornare alla vita.

Rete internazionale anti tratta Talitha Kum (UISG)
Rete internazionale anti tratta Talitha Kum (UISG)

“Alzati”: un’esortazione che è rivolta non solo alla singola persona ma anche alla società e che sintetizza perfettamente l’identità di “Talitha Kum”, la Rete internazionale della vita consacrata contro il traffico di persone della Uisg, l’Unione internazionale delle Superiore generali. Quest’anno la rete anti-tratta celebra il suo decimo anniversario e, per l’occasione, è in programma a Roma dal 21 al 27 settembre un’assemblea generale che vedrà riunite 86 delegate provenienti da 48 Paesi. Anni di attività e di lavoro instancabile che saranno testimoniati da dieci storie di successo, come quelle di Mihaela, Mariana e Somchai, raccolte dalle tante suore impegnate in prima linea contro la tratta nel mondo. «Le testimonianze che abbiamo selezionato sono poche rispetto alla grandezza del problema – dichiara suor Gabriella Bottani, comboniana e coordinatrice dal 2015 della Rete -. Sono storie vita, di coraggio, di denuncia, di speranza, che ci chiedono con forza di continuare insieme il lungo cammino verso la libertà, promuovendo la dignità di ogni persona».

Un fenomeno, quello della tratta degli esseri umani, ampio e multidimensionale, che coinvolge almeno 40 milioni di persone, per il 70% donne e bambini (Unodc, 2019), e contro cui sta prestando la propria opera Talitha Kum con le sue 44 reti nazionali nei 5 continenti: 9 in Africa, 11 in Asia, 15 in America, 7 in Europa e 2 in Oceania. Una “rete di reti”, quindi, che da sempre lotta per il riscatto e la dignità di quanti sono ridotti a “merce” e che a Roma si riunirà per discutere del futuro impegno delle suore contro la tratta. Non solo, la conferenza vedrà anche la partecipazione di numerosi esperti internazionali, come Teresa Albano, Maria Grazia Giammarinaro e Bahija Jamal, che contribuiranno alla messa a punto di linee guida, utili a contrastare un fenomeno troppo spesso sommerso.

Tra gli altri appuntamenti dell’assemblea generale, anche l’udienza privata con Papa Francesco il prossimo 26 settembre. Il pontefice non ha infatti mai nascosto la sua grande preoccupazione per un fenomeno che lui stesso ha definito «la schiavitù più estesa in questo XXI secolo» ed è per questo che ha sempre incoraggiato e sostenuto le religiose di Talitha Kum nel loro cammino di libertà finalizzato a risvegliare quel desiderio di dignità e di vita rimasto per troppo tempo assopito nelle vittime di violenza e sfruttamento.

20 settembre 2019