Le richieste delle società civili al G7: se ne parla al Civil7

Moro: «G7 può essere parte del problema se promuove unilateralmente gli interessi delle economie più sviluppate, o parte della soluzione, se difende i diritti umani»

«Non arriviamo solo da sette Paesi, ma da tutto il mondo e il nostro impegno è raccogliere e rappresentare le richieste di tutte le società civili». Questo il mandato del Civil7 (C7), rete internazionale protagonista oggi, 14 maggio, e domani, nel quartier generale della Fao, di un summit di stimolo e dialogo con i governi dei G7. A illustrare la prospettiva è Riccardo Moro, chair del Civil7. «L’idea dell’universalità non implica solo il mettere insieme ma riguarda piuttosto uno sforzo congiunto», ha sottolineato il responsabile, aprendo il vertice. «Come Civil7 lavoriamo con una “constituency” che abbraccia tutto il mondo: per questo siamo lo spazio ufficiale di dialogo con il G7».

Il summit alla Fao è stato l’occasione per la consegna di un comunicato del C7 all’ambasciatrice Elisabetta Belloni, sherpa del forum intergovernativo, che quest’anno è a presidenza italiana. Nel testo si legge tra l’altro: «Mancano solo sei anni al 2030 e al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e il mondo si trova ad affrontare una serie di sfide critiche strutturali e sistemiche, con ampi gruppi di popolazione, come le donne, i bambini, i giovani e i più emarginati, che portano il peso maggiore dell’attuale policrisi».

Secondo Moro, «il G7 può essere parte del problema se promuove unilateralmente gli interessi delle economie più sviluppate, o parte della soluzione, se difende i diritti umani e gli interessi comuni dell’umanità e del pianeta per un futuro più pacifico, giusto, sostenibile e sicuro. Per tali ragioni – ha aggiunto -, il Summit rappresenta un momento cruciale di confronto e di dialogo del C7 con la delegazione del G7, con il mondo istituzionale, con le rappresentanze del mondo economico e finanziario e con altri attori della società civile nazionali e internazionali».

Le società civili del mondo «sono cruciali affinché nessuno sia lasciato indietro»: lo ha detto il direttore generale della Fao Qu Dongyu, evidenziando al riguardo la necessità che i governi rispettino i propri impegni in materia di aiuti allo sviluppo. Il dirigente si è rivolto con un messaggio video ai partecipanti al summit del Civil7. «C’è ancora molta strada da fare perché sia mantenuta la promessa di una risoluzione approvata dalle Nazioni Unite nel 1970, più di 50 anni fa -ha denunciato -. In quell’occasione ci si è assunti l’impegno a devolvere almeno lo 0,7% del Prodotto interno lordo dei singoli Paesi all’Aiuto pubblico allo sviluppo».

Il G7 non sarà «una fortezza» ma resterà aperto alle «richieste» e alle «aspettative» del resto del mondo: lo ha detto Belloni in quanto sherpa del forum, quest’anno a presidenza italiana. Rispetto al Civil7, poi, ha sottolineato: «Le sue raccomandazioni saranno senz’altro considerate nel lavoro di un anno che svolgeremo come presidenza».

14 maggio 2024