Le proposte delle Acli a sostegno della famiglia

Presentato al ministro Roccella il documento dell’associazione, su assegno unico e non solo. Tra le proposte, il riconoscimento del beneficio fino al termine degli studi

Il presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia e Lidia Borzì, responsabili Famiglia dell’associazione, hanno incontrato nei giorni scorsi il ministro della Famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Maria Roccella, per discutere del documento di proposte migliorative dell’assegno unico universale elaborato dall’associazione. Lo rendono noto le Acli, in una nota diffusa ieri sera, 28 novembre, precisando che il testo offerto al ministro è il frutto del lavoro quotidiano dell’Area Famiglia in collaborazione con gli esperti del Caf Acli e del Patronato Acli, che ogni anno garantiscono assistenza a circa 3 milioni di cittadini.

Tra le modifiche contenute nel documento ci sono «il riconoscimento dell’assegno nella sua totalità fino ai 21 anni dell’età dei figli o fino al termine del corso legale di studi, un modo per arginare la crescita delle diseguaglianze e garantire la fine degli studi anche a coloro che vengono da famiglie meno benestanti; la rimodulazione dell’importo dell’assegno unico universale nella fase di minore età del figlio, con un rinforzo nei primi anni di vita, e a questo proposito le Acli hanno espresso il loro apprezzamento per le modifiche contenute nella Legge di Bilancio; una maggiore attenzione a situazioni di nuclei familiari con figli in stato di disagio economico; l’estensione del beneficio a richiedenti asilo e ai figli degli immigrati residenti con permesso di soggiorno diverso dal permesso unico lavoro; l’estensione del sussidio ai figli dei residenti all’estero».

Nella nota si parla di incontro «cordiale e fattivo», nel quale i dirigenti Acli e il ministro hanno convenuto sull’importanza di introdurre presto altre misure strutturali a sostegno delle famiglie, oltre al miglioramento dell’assegno unico.

29 novembre 2022