Le parrocchie di Roma pregano per Benedetto XVI

La vicinanza della “sua” comunità di Santa Maria Consolatrice, di Santa Maria Stella dell’Evangelizzazione – la prima dedicata da lui -, di San Corbiniano – di cui ha eretto il titolo cardinalizio – e del Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi

Un grande striscione bianco con la fotografia di Benedetto XVI e la scritta “La tua casa prega per te” è affisso davanti alla parrocchia di Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone, della quale nel 1977 l’allora cardinale Joseph Ratzinger fu nominato titolare, prendendo possesso del titolo il 15 ottobre dello stesso anno. Inoltre, dopo l’elezione, Benedetto XVI scelse proprio Santa Maria Consolatrice per la sua prima visita a una parrocchia romana, il 18 dicembre 2005.

Appresa la notizia dell’aggravamento delle condizioni di salute del Papa emerito la comunità ha subito colto l’invito di Francesco e si è stretta in preghiera. Questa sera, 29 dicembre, alle 18 sarà celebrata una Messa e sarà poi recitato il Rosario per un pastore che negli anni ha stretto «un legame fortissimo con la comunità di Casal Bertone», afferma il parroco don Luigi Lani, ricordando che in occasione della Messa per la presa di possesso del titolo cardinalizio, l’allora cardinale  Ratzinger «disse più volte di sentirsi a casa». Fino all’elezione al soglio pontificio, nel 2005, Ratzinger «è stato molto presente in parrocchia – prosegue don Luigi -. Ha impartito il sacramento della comunione e della cresima a molti fedeli, benedetto tante nozze. C’è un legame profondo anche perché negli anni Benedetto XVI ha continuato a farsi presente con messaggi e doni preziosi. L’ultimo risale a maggio dello scorso anno – prosegue il parroco -. Ha inviato un calice e una pisside accompagnati dal biglietto “Alla mia parrocchia titolare con un ricordo sempre vivo”».

La parrocchia di Santa Maria Stella dell’Evangelizzazione al Torrino, invece, è stata la prima nella quale Benedetto XVI celebrò la liturgia della dedicazione, il 10 dicembre 2006.  «Conserviamo la casula che indossò in quell’occasione e ogni anno il 10 dicembre ricordiamo quella Messa e rileggiamo la sua omelia – afferma il parroco don Vincent Pallippadan -. La nostra comunità nutre una profonda gratitudine verso di lui e per sostenerlo in questo momento così difficile già da ieri si è unita a lui spiritualmente. Stasera celebreremo la Messa e reciteremo il rosario per le sue intenzioni».

Il 20 marzo 2011 Benedetto XVI celebrò la Messa e il rito di dedicazione della parrocchia di San Corbiniano all’Infernetto, il cui titolo cardinalizio fu eretto proprio da Benedetto il 20 novembre 2010. La dedicazione è un omaggio allo stesso Ratzinger che, nello stemma papale, ha raffigurato l’orso di san Corbiniano. «Siamo tutti molto preoccupati per lo stato di salute del Papa emerito – dice il parroco don Carlo Turi -. Celebreremo la Messa per lui la sera di sabato 31 dicembre, quando reciteremo anche il Te Deum di ringraziamento per il dono del suo pontificato».

Da ieri sera, 28 dicembre, prima di ogni Messa serale, nella parrocchia Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi si recita il rosario per il Papa emerito, al termine del quale, quando si prega per le intenzioni del Santo Padre, vengono lette queste parole: «Papa Benedetto nel nascondimento e nel silenzio della preghiera ha offerto questi ultimi anni della sua vita per noi, per la Chiesa che tanto ha amato e servito. È giusto ora che si intensifichino le nostre preghiere per lui perché possa affrontare questo momento difficile per la sua salute con la serenità e la pace che ci ha sempre trasmesso». A spiegarle è il parroco don Maurizio Mirilli: «Queste parole esprimono sinteticamente quelli che sono i sentimenti di gratitudine per un Papa che con umiltà ha servito la Chiesa e al momento opportuno ha saputo anche stare dietro le quinte, continuando nel nascondimento a sostenere la Chiesa. Continua a sostenerla – sottolinea – offrendo la sua malattia e la sua vecchiaia al Signore con la pace e la mitezza che lo hanno contraddistinto e che ha sempre trasmesso anche a me tutte le volte che ho avuto l’occasione di incontrarlo».

29 dicembre 2022