Le macchinette “mangiaplastica” arrivano nei mercati

Il sindaco Virginia Raggi: «Dalle stazioni della metro estendiamo il progetto ai luoghi più frequentati della città». In 8 mesi, 3,2 milioni di bottiglie

Dopo le stazioni della metropolitana, le macchinette “mangiaplastica” approdano nei mercati. È stata siglata infatti l’intesa tra Roma Capitale e Coripet – consorzio per la gestione degli imballaggi in pet per liquidi -, che prevede l’installazione di ecocompattatori su tutto il territorio della città. L’obiettivo: implementare la raccolta delle bottiglie in pet nella Capitale, in linea con le direttive europee.

«Estendiamo la presenza delle macchinette ai luoghi più frequentati della città – è il commento del sindaco Virginia Raggi -. Roma è capofila in Italia di questo progetto che è piaciuto moltissimo ai cittadini. In soli otto mesi, sono già stati riciclati 3,2 milioni di bottiglie: un’ottima risposta – prosegue la prima cittadina -, all’insegna della tutela ambientale e della sostenibilità». Per chi conferisce il materiale in pet poi, assicura, «ci saranno meccanismi di premialità analoghi a quelli della campagna “+Ricicli +Viaggi”». La logica che guida la raccolta e il riciclo è quella del bottle to bottle: i materiali raccolti avranno nuova vita, sempre in vista dell’obiettivo europeo fissato al 2025 di produrre bottiglie contenenti un 25% di pet riciclato (R-pet).

Nelle parole del presidente Coripet Corrado Dentis, «la positiva esperienza di riciclo nelle stazioni metro di Roma organizzata insieme al Campidoglio e ad Atac ha creato le premesse per questo accordo complessivo e ci auguriamo che l’esempio di Roma Capitale possa funzionare da stimolo anche per gli altri Comuni che abbiamo interessato anche in seguito al recente accordo siglato con l’Anci». A spingere verso la cultura del riciclo, osserva Dentis, l’apprezzamento del servizio dimostrato «dalla cittadinanza e da tanti turisti in visita», anche con «una certa curiosità sul processo che subiscono le bottiglie tra la loro distribuzione e il loro riutilizzo». L’auspicio è quello di «ripetere quest’esperienza anche con le realtà private».

29 settembre 2020