Le evacuazioni dei civili da Mariupol e il ruolo di Kirill

La nota del Patriarcato di Mosca: «Con la benedizione di Sua Santità, il metropolita Mitrofan ha preso parte all’organizzazione dell’uscita dei civili». Un risultato «importante» dei negoziati

«Un risultato importante dei negoziati intrapresi con la partecipazione di organizzazioni internazionali». Il presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti della Chiesa con la società e media, capo ad interim dei Servizi stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, V.R. Legoyd, definisce così l’uscita sicura dal territorio dello stabilimento Azovstal di Mariupol di una parte dei civili che erano rifugiati all’interno.

In una nota online sul sito ufficiale del Patriarcato di Mosca si legge che «il 30 aprile e il 1° maggio due gruppi di civili hanno lasciato il territorio dell’impianto metallurgico Azovstal a Mariupol. In totale, il numero di sfollati è di 101 persone, compresi i bambini. Con la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia – prosegue il testo -, il metropolita Mitrofan di Horlovsky e Slavyansk, che è stato uno dei primi a incontrare queste persone, ha preso parte all’organizzazione dell’uscita dei civili . Molti di loro inizialmente avevano paura di lasciare lo stabilimento, ma la presenza di un gerarca ortodosso ha aiutato a superare questa paura: quando lo hanno visto, la gente ha deciso di evacuare».

3 maggio 2022