Le collette di domenica 18 marzo per i poveri della diocesi

Sarà il momento culminante delle azioni-segno proposte da Caritas sul tema “Non lasciamo che sia solo”. I proventi a sostegno dei 50 centri di accoglienza promossi dalla diocesi

«Nell’anno in cui, su invito di Papa Francesco, scegliamo di rinnovare l’impegno alla dimensione educativa dei giovani a fianco delle famiglie, la Caritas propone un itinerario per questo tempo liturgico che ha come obiettivo primario l’incontro con l’altro – in particolare il diverso, l’ultimo, l’emarginato – come esperienza per la scoperta di Dio attraverso il povero. Una serie di proposte di solidarietà che culmineranno con la Settimana della carità, ultima delle cinque di Quaresima». Così il vicario generale della diocesi, Angelo De Donatis, presenta il tradizionale appuntamento di fine Quaresima.

Prende il via domenica 18 marzo, con la Giornata della carità: in tutte le chiese di Roma si tiene la colletta a sostegno dei 50 centri di accoglienza promossi dalla diocesi per rispondere ai bisogni della città. La colletta di oggi contribuirà all’attività dei 50 centri diocesani – ostelli, comunità, case famiglia e mense sociali – che operano a supporto delle comunità parrocchiali coordinandosi con i centri di ascolto. Un’attività che, solo nel 2017, ha visto impegnati più di 6mila volontari per dare da mangiare a oltre 12mila persone, accogliere 2.400 senza dimora, curare 5mila malati indigenti, incontrare e sostenere 5mila detenuti. Grande l’impegno delle parrocchie per dare “ascolto” a 47mila famiglie.

Oltre 400mila pasti distribuiti, 200mila pernottamenti, 14mila prestazioni sanitarie, 52mila visite domiciliari a famiglie e anziani.  Il tutto è illustrato nel rapporto con statistiche e approfondimenti. Nell’anno che la Chiesa di Roma dedica al mondo giovanile, in preparazione al prossimo Sinodo dei vescovi che ha per tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, la Caritas ha intensificato anche l’impegno nelle scuole secondarie superiori della Capitale, coinvolgendo complessivamente 6.106 studenti di 62 Istituti in progetti di alternanza scuola–lavoro, volontariato, campi di servizio e programmi di educazione alla pace e alla mondialità.

Non mancano infine le nuove forme di solidarietà che hanno coinvolto le parrocchie romane. A partire dal progetto “Quartieri solidali” per coinvolgere le comunità parrocchiali all’incontro con gli anziani fragili attraverso lo sviluppo di comunità. Sono 8 le parrocchie che sperimentano l’iniziativa coinvolgendo 260 anziani e 210 volontari. C’è “Casa Wanda”, il centro diurno Alzheimer di assistenza ai malati e di sollievo per le famiglie, inaugurata a giugno a Villa Glori. Da ricordare gli Empori della solidarietà “territoriali”, a Spinaceto, al Trionfale e a Montesacro, gestiti dalle parrocchie in collaborazione con i Municipi, e il progetto “fattiDirete”, arrivato a coinvolgere 139 centri di ascolto parrocchiali che condividono iniziative e programmi.

 

16 marzo 2018