“Le città parallele”: un’istantanea della povertà a Roma

Presentato il Rapporto Caritas. De Donatis: «Strumento prezioso per capire i fenomeni del disagio». Il sindaco Gualtieri: «Necessario lavorare insieme alle realtà di volontariato». Il governatore Rocca: «Nel prossimo anno, investimenti importanti su sanità e salute»

La povertà assoluta in Italia aumenta senza sosta. Quindici anni fa riguardava il 3,6% della popolazione. Nel 2022 i numeri sono cresciuti drammaticamente. L’ultimo rapporto Istat dello scorso 25 ottobre racconta che nel 2022 è arrivata a colpire il 9,7% degli italiani e il 13, 4% dei minori. Si tratta di 5,6 milioni di persone. Un peggioramento causato principalmente dall’aumento dell’inflazione. Questo il quadro emerso dalla conferenza stampa di presentazione del Rapporto “La povertà a Roma: un punto di vista”, avvenuta oggi, 13 novembre, nella sala Ugo Poletti del Vicariato di Roma. Un’indagine dal titolo “Le città parallele“.

È intervenuto il cardinale Angelo De Donatis, il quale ha evidenziato come i dati del rapporto si collochino perfettamente nella fase sapienziale del cammino sinodale. «Una fase di discernimento nella quale bisogna continuare a camminare con la guida dello Spirito – ha sottolineato De Donatis -. Il Rapporto sulle povertà è uno strumento prezioso per capire i fenomeni del disagio. Fa emergere la povertà oltre le semplici statistiche. Si concentra sulle migliaia di persone che non hanno voce, immerse nella solitudine. Persone che non riescono ad accedere al servizio sanitario. Senza un alloggio, senza la possibilità di pagare le tasse. Tuttavia – ha concluso il cardinale -, nel rapporto c’è più di un segnale di speranza. Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte per cercare di promuovere maggiore pace e fratellanza».

Presenti alla conferenza stampa anche Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma, e Alberto Colaiacomo, coordinatore della redazione del Rapporto. Sono stati loro a presentare i dati, spiegando come il titolo del lavoro descriva perfettamente la città di Roma, nella quale sembrano presenti numerose altre città. Città diverse, che non si incontrano e non si riconoscono. E che contribuiscono a creare maggiormente povertà e esclusione. «Tuttavia – ha sottolineato Trincia -, ci sono dei barlumi di speranza. Quella radicata nel Vangelo e che si sta realizzando concretamente nelle opere del Pnrr, nel piano sociale partecipato, nella nuova legge regionale per l’edilizia pubblica, nei piani per il lavoro e la rigenerazione urbana e nel Giubileo del 2025. Occasione di rinascita per la comunità e di conversione».

La situazione rimane però drammatica, in particolar modo per le persone senza dimora e per chi non riesce ad accedere al Servizio sanitario nazionale. «L’emergenza più forte è quella abitativa e lavorativa. Nel prossimo anno ci saranno investimenti importanti sulla sanità e sulla salute mentale, tema centrale per combattere ogni forma di esclusione sociale», ha dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.

I risultati sono stati commentati anche dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. «È un rapporto che racconta una grande emergenza sociale – ha affermato -. Roma è una città che cresce, crea ricchezza, ma nonostante questo i poveri aumentano. Dobbiamo progettare gli interventi insieme alle realtà di volontariato – ha continuato -. Serve un intervento comune. C’è una grandissima ricchezza umana nel mondo del volontariato a Roma, come dimostra la Caritas. È necessario lavorare insieme per combattere la povertà. Una città che non lascia indietro nessuno è una città migliore e unita».

La presentazione è stata conclusa dall’intervento del vescovo Benoni Ambarus, delegato diocesano per l’ambito della Diaconia della carità. «Il nostro incontro di oggi non infrange la regola evangelica del “Non sappia la tua sinistra quel che fa la destra” – ha dichiarato -. In primis perché il bene che viene portato avanti dalle comunità di volontariato e dalle parrocchie è enormemente più grande di quello che abbiamo raccontato. Ma soprattutto perché è necessario sottolineare questa realtà per cercare di affrontare sempre meglio il disagio presente». Quindi ha aggiunto un ultimo aspetto, «non meno importante: è necessario ricordare, come afferma Papa Francesco, che la carità non va fatta per i poveri, ma con i poveri».

13 novembre 2023