Le Acli a Boves, a 80 anni dal primo eccidio nazista
Concluso con la Carovana della Pace di Cuneo l’Incontro nazionale di studi. Il presidente Manfredonia: «Qui per ribadire che la pace è l’unica via percorribile»
Concluso ieri pomeriggio, 24 settembre, con la partecipazione alla Carovana della Pace di Cuneo l’Incontro nazionale di studi organizzato ogni anno dalle Acli, dedicato al tema dell’intelligenza artificiale. «Oggi siamo qui per ribadire che la pace è l’unica via percorribile», ha affermato il presidente nazionale Emiliano Manfredonia, intervenuto insieme a centinaia di aclisti provenienti da tutta Italia alla tradizionale manifestazione organizzata dalla curia diocesana e da altre associazioni, per commemorare le vittime del primo eccidio nazista in Italia, avvenuto a Boves 80 anni fa. Nelle parole di Manfredonia, «marciare per la pace e ricordare la nostra resistenza è il miglior modo per terminare questi quattro giorni di confronto».
Il piccolo paese del cuneese fu incendiato dalle SS naziste il 19 settembre 1943: 24 persone furono assassinate e 350 case distrutte. Il 31 dicembre dello stesso anno le abitazioni dei civili furono nuovamente date alle fiamme e 59 persone persero la vita. Il 26 aprile del 1945, mentre l’Italia gioiva per la Liberazione, i nazisti in ritirata fucilarono 9 bovesani. «Per noi oggi è una storia passata: ma non è così per altre parti del mondo – ha rimarcato il presidente Acli -. Ancora in questo tempo vediamo guerre ed eccidi che non hanno fine. Siamo molto preoccupati per quella che Papa Francesco ha definito “la terza guerra mondiale a pezzi”. Lavoriamo sul territorio per sensibilizzare l’opinione pubblica, costruendo una memoria del passato condivisa».
Con questi obiettivi, le Acli scenderanno nuovamente in piazza a Roma il 7 ottobre per partecipare alla manifestazione “La via maestra” e chiedere pace, lavoro e dignità. «La nostra Repubblica ripudia la guerra: un verbo particolare che ci fa intendere come chi scrisse la Carta Costituzionale volesse escludere in tutti i modi l’opzione bellica tra quelle consentite – è la conclusione di Manfredonia -. Noi delle Acli crediamo che solo rispettando i principi iscritti nella Costituzione si possa garantire un modello di democrazia compiuta».
25 settembre 2023