L’Azione cattolica sparge «il seme della pace»

Le iniziative per il mese di gennaio: un webinar su “Le città parallele”, la veglia di preghiera con due donne di “Parents Circle”, organizzazione congiunta israelo-palestinse, e la Carovana dei ragazzi, l’ultima domenica di gennaio, con l’Angelus con il Papa

La pace quale «conquista quotidiana da costruire anche nel nostro piccolo, con semplici gesti». Verso questo obiettivo guarda l’Azione cattolica diocesana «in questo mese di gennaio, tradizionalmente dedicato ad un tema che chiama noi cristiani ad esserne costruttori». Così Marco Di Tommasi, presidente dell’Ac di Roma, presenta le iniziative promosse per spargere «il seme della pace», nella convinzione che «alla pace è necessario educarsi e formarsi» e che «per la pace è importante pregare, perché l’uomo da solo può costruire poco».

Da qui la proposta del webinar “Le città parallele”, primo appuntamento di un ciclo di 3 incontri sul valore e la dignità della persona che intende riflettere sui dati emersi dall’omonimo rapporto della Caritas diocesana sulla povertà a Roma, «perché pensiamo che coltivare una cultura della carità sia un contributo essenziale per la costruzione della pace», sottolinea la segretaria dell’Ac diocesana Chiara Sancin. In programma per mercoledì 17 gennaio alle 19 sul canale YouTube dell’Associazione, il webinar vedrà gli interventi di Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, dell’economista Giulio Guarini e di Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali e alla salute di Roma Capitale.

Sabato 20, invece, dalle 20.15 «vogliamo ritrovarci nella basilica di Santa Maria in Aracoeli per affidare al Signore la Terra Santa e pregare per il popolo palestinese e per quello israeliano, come ci chiede di fare Papa Francesco, senza dimenticare l’Ucraina e tutti i Paesi del mondo che stanno soffrendo per la violenza della guerra», spiega ancora Sancin. Significative saranno le testimonianze di Robi Damelin, israeliana e madre di David, ucciso da un cecchino palestinese, e di Layla Alsheikh, palestinese e madre di Qussay, 6 mesi, morto perché i soldati israeliani gli hanno impedito l’accesso a cure vitali. Le due donne fanno parte del Forum delle famiglie “Parents Circle”, un’organizzazione congiunta israelo-palestinese a cui aderiscono circa 600 famiglie che hanno perso un familiare a causa della guerra. Attiva dal 1995, l’associazione opera nelle scuole per promuovere tra i più giovani il processo di riconciliazione fra i popoli, requisito fondamentale per raggiungere una pace duratura.

A chiudere il mese dedicato alla pace saranno i più piccoli, ossia i bambini e i ragazzi dell’Acr, con il tradizionale appuntamento della Carovana della pace, in programma per domenica 28 gennaio, con partenza da Castel Sant’Angelo alle 9.15 per raggiungere poi piazza San Pietro e vivere un momento di allegra e colorata condivisione in attesa della preghiera dell’Angelus con Papa Francesco. «Durante il gesto di pace – anticipa la responsabile dell’Acr Marilena Pintagro – i bambini si scambieranno le “bombe di semi”, simbolo evocativo di rinascita e di cura del creato, unico genere di “bomba” ammissibile. La preghiera che uniranno ai semi pronti a germogliare rappresenterà una scintilla d’amore per seminare la pace intorno a noi». Come ogni anno, la Carovana della pace sosterrà due progetti solidali: quello proposto dall’Ac nazionale a sostegno di Legambiente e uno della Caritas diocesana a supporto di percorsi di formazione per comunità e parrocchie. Ancora, il giorno della Carovana sarà possibile acquistare il gadget dell’iniziativa nazionale: un cappello per “mettersi concretamente la pace in testa”.

15 gennaio 2024