Lavoro, Istat: a inizio carriera laureati più precari dei diplomati

Il presidente dell’istituto di statistica, Giorgio Alleva, in audizione alla Camera: «Le differenze di genere aumentano con il tempo»

Il presidente dell’istituto di statistica, Giorgio Alleva, in audizione alla Camera: «Le differenze di genere aumentano con il tempo»

Il lavoro atipico è più diffuso tra i giovani di 15-34 anni, tra i quali circa un occupato su quattro svolge un lavoro a termine o una collaborazione (quasi una su tre per le donne). Questa forma di lavoro riguarda tuttavia anche gli adulti e i soggetti con responsabilità familiari: «nel 2016 un terzo degli atipici ha tra 35 e 49 anni, con un’incidenza sul totale degli occupati dell’8,9%; tra le donne il 41,5% delle occupate con lavoro atipico è madre». Lo sottolinea il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, in audizione – ieri, 5 luglio – alla Camera dei Deputati.

«L’occupazione atipica al primo lavoro
è diffusa anche per titoli di studio secondari superiori o universitari e cresce all’aumentare del titolo di studio, essendo pari al 21,2% per chi ha concluso la scuola dell’obbligo e al 35,4% per chi ha conseguito un titolo di studio universitario». Alleva, nel suo intervento, ha osservando anche che «le differenze di genere aumentano nel tempo, registrando uno scarto di circa quattro punti percentuali tra i nati tra il 1960 e il 1974, di dodici tra i nati tra il 1975 e il 1979 e di sedici tra i più giovani».

6 luglio 2017