Lavoro, famiglia, risparmi: millennials pessimisti sul futuro

Secondo l’ultimo Rapporto Coop, i nuovi italiani, nati tra il 1980 e il 1995, sentono di stare peggio rispetto ai loro genitori e ai loro nonni

Secondo l’ultimo Rapporto Coop, i nuovi italiani, nati tra il 1980 e il 1995, sentono di stare peggio rispetto ai loro genitori e ai loro nonni 

I nuovi italiani, nati tra il 1980 e il 1995, sentono di stare peggio dei loro genitori e dei loro nonni. Il 40% dei millennials sostiene che non riuscirà ad avere uno stipendio come quello dei genitori, per il 45% è difficilissimo risparmiare e il 48% è convinto che se vuole mettere su famiglia ha bisogno di un aiuto economico da parte di mamma e papà. E non hanno torto: gli over 64 anni possono contare in media su un gruzzoletto in banca che si aggira intorno ai 154 mila euro, mentre le nuove generazione arrivano a poco più di 18 mila euro. È questa la fotografia sulle generazioni degli italiani, scattata dal Rapporto 2016 della Coop, presentato questa mattina all’Expo Gate.

Dal rapporto Coop emerge che il 97% ha almeno un profilo su un social network e il 93% si connette tramite cellulare, il 47% con il tablet e il 30% dal computer. L’81% ritiene che la loro generazione sia ignorata dai partiti. Mediamente lasciano la famiglia d’origine intorno ai 30 anni, più tardi rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, dove la media è di 26 anni. Non diventano autonomi non perché sono “bamboccioni”, ma perché sono costretti a rimanere in famiglia per le condizioni economiche in cui si trovano.

Come ormai è noto la popolazione italiana è sempre più vecchia. E la ricchezza e la capacità di spesa è saldamente in mano agli anziani. Se la generazione dai 19 ai 34 anni può contare su un reddito annuo medio di 16mila euro, contro i 20.345 degli over 64. Hanno quindi una maggiore capacità di spesa e cercano di stare al passo coi tempi. Per esempio, il 25% usa internet, anche se solo il 12,6% lo fa tutti i giorni. Certo le vecchie abitudini non cambiano: il 96,5% guarda la Tv abitualmente e il 57,4% legge quotidiani. Inoltre il 49,5% dice che ascolta la radio tutti i giorni e il 22,6% visita un museo almeno una volta l’anno.

 

12 settembre 2016