Laura Milani è la nuova presidente Conferenza nazionale enti servizio civile

L’ha eletta l’assemblea. Responsabile per i progetti di servizio civile della “Papa Giovanni XXIII”, succede a Licio Palazzini. L’obiettivo di «rafforzare la coesione sociale e gestire le emergenze»

Cambio ai vertici per la Conferenza nazionale enti servizio civile, che dal 1988 riunisce attorno i principali enti convenzionati con l’Ufficio nazionale per il servizio civile. L’assemblea, riunita a Roma per la prima volta in presenza da tempo, ha eletto la nuova presidente: è Laura Milani, responsabile per i progetti di servizio civile della Comunità Papa Giovanni XIII. Viene invece da Cesc Project il novo vicepresidente: Rossano Salvatore.

Nel discorso programmatico della nuova presidente, anzitutto il grazie al presidente uscente Licio Palazzini per «l’esperienza, la competenza e la dedizione che ha messo a  disposizione della Cnesc». Per descrivere il passaggio di consegne, Milani ha usato le parole «continuità e contemporaneità. La pandemia prima e più recentemente la guerra in Ucraina poi – ha spiegato – ci fanno interrogare su come noi, sistema del Servizio civile, possiamo contribuire a rafforzare la coesione sociale e a gestire queste emergenze. Avere chiara la finalità, ovvero la difesa civile non armata e nonviolenta della patria e saperla calare nel contesto attuale, saperla raccontare, renderla patrimonio di tutti. Promuovere un servizio civile che indirizzi il protagonismo dei giovani verso la protezione e cura delle persone – ha aggiunto -, l’inclusione sociale, la promozione dei diritti umani,  dell’ambiente, della cultura, di un nuovo paradigma di sicurezza». E ancora, «contribuire a rendere concreti gli impegni assunti dal governo attraverso la recente approvazione all’unanimità della mozione di maggioranza per renderlo  veramente universale, stabilizzando i fondi, investendo nel servizio civile all’estero e nei Corpi civili di pace, superando le criticità legate a un paradigma della coesione sociale e della sicurezza che va rivisto; recuperare il ruolo di consultazione, riferimento e confronto svolto dalla Consulta nazionale e più dagli enti nella gestione dell’Istituto e nella programmazione degli interventi».

Soddisfazione nelle parole del presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII Giovanni Paolo Ramonda. «Siamo felici di contribuire con la presenza significativa di Laura Milani allo sviluppo sempre più adeguato del servizio civile universale a favore dei giovani che anche all’estero possono destinare una parte della propria vita al servizio delle popolazioni più fragili». Per Ramonda, «la nomina di Laura Milani a presidente è un riconoscimento dell’impegno di tanti giovani obiettori di coscienza che, sostenuti da don Benzi, svolsero il loro servizio non solo nelle case famiglia in Italia ma anche nel conflitto in ex-Jugoslavia». Trent’anni fa, ricorda, seguendo le provocazioni evangeliche del sacerdote riminese, «alcuni giovani si autodenunciavano per vedere riconosciuta l’alternativa alla leva militare come strumento per il servizio alla Patria, anche in progetti di interposizione nonviolenta e di cooperazione internazionale all’estero. Grazie alla loro testimonianza nel 1998 fu approvata la legge 230/98 che aprì la strada alla formazione, attraverso un progetto di Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas Italiana, Focsiv e Gavci, del corpo civile dei Caschi Bianchi».

10 giugno 2022