L’associazionismo cattolico ricorda Sassoli

L’omaggio di Ac, Fuci, Meic, Mcl, Agesci e Movimento dei Focolari. «Uomo del dialogo. Testimone della politica con la P maiuscola, vissuta come servizio»

È l’impegno per la causa del bene comune il filo rosso che unisce i tanti messaggi di cordoglio pervenuti dal mondo dell’associazionismo cattolico per la morte del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, nella notte tra 10 e 11 gennaio. Tra questi, quello dell’Azione cattolica, che di Sassoli ricorda la «passione politica e civile» che, «oltre a portarlo al vertice delle istituzioni comunitarie», traccia il profilo di «un uomo votato alla causa europeista, senza se e senza ma». Quindi, dall’Ac riportano le parole pubblicate a poche ore dalla morte sui suoi profili social: «Con David Sassoli l’Europa e l’Italia perdono un uomo delle istituzioni di primario livello, che credeva nella politica nella sua accezione più nobile, in un’Europa baluardo dei diritti e delle opportunità, nell’impegno a favore delle persone più deboli e indifese, nella lotta contro ogni forma di ingiustizia e prevaricazione, sempre con il sorriso». L’Azione cattolica, aggiungono, lo ricorderà come «testimone concreto e contemporaneo di quella politica con la P maiuscola, come la chiama Papa Francesco, intesa come la più alta forma di amore per il prossimo, perché si rivolge non solo ai vicini ma guarda ai “Fratelli tutti”, si lascia toccare il cuore dalle fragilità altrui, cerca di compensare le ingiustizie, dà la parola a chi non ha voce». Questo era David Sassoli: «Un uomo immerso nel suo tempo, consapevole che il futuro personale e comunitario si costruisce solo attraverso – sono sue parole – “confronto, dialogo, condivisione”».

Anche la Federazione universitaria cattolica italiana (Fuci) “saluta” il presidente del Parlamento europeo. «David Sassoli – scrivono dalla presidenza nazionale in una nota – era speranza, e speranza è l’Europa che ha concorso a costruire. Era un faro, e faro rimane l’istituzione europea che ha servito fino alla fine. Accostare qui dei verbi al passato e altri al presente ci consegna una riflessione profonda che porta alla consapevolezza di ciò che di lui rimarrà sempre: un’eredità fatta di valori appresi, approfonditi e interiorizzati in ambienti relazionali che la Fuci e le realtà laicali sono chiamati, oggi più che mai, a promuovere per fare di quegli stessi valori l’identità civica di ogni laico». Proprio per questo, il comitato promotore della Scuola europea di formazione alla politica della Fuci, che si è riunito ieri mattina, 11 gennaio, in via straordinaria e urgente in seguito alla notizia della morte del presidente dell’Europarlamento, all’unanimità ha deliberato «l’intitolazione della stessa alla memoria di David Sassoli». La Scuola, attiva dallo scorso anno e promossa da diversi Stati europei, coinvolge gli universitari cattolici in una costante attività di studio del fenomeno democratico e della formazione alla politica e alla cittadinanza. «Crediamo che la classe dirigente debba essere costituita da soggetti che, prima di ogni altra cosa, siano buoni cittadini, coscienti della cittadinanza e delle sue dinamiche, capaci di intercettarne le tensioni, le necessità e di individuarne efficaci soluzioni che mettano al centro la persona – si legge ancora nella nota -. David Sassoli è stato un testimone autorevole di questi valori durante tutta la sua vita. Oggi – è la conclusione – avvertiamo la responsabilità di proseguire con rinnovato impegno i lavori della nostra Scuola europea come degno luogo di memoria operante».

Dal Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) ricordano Sassoli come «un vero uomo delle istituzioni, ma soprattutto un autentico interprete dello spirito di Ventotene, il progetto di un’Europa “libera e unita”, di una comunità di popoli solidale, giusta, attenta ai fragili, accogliente con gli ultimi, capace di futuro. Ci resta la testimonianza di un credente che ha saputo vivere il servizio politico in costante coerenza con la propria fede e la propria formazione di cattolico democratico: un esempio per chiunque voglia raccogliere la sfida di costruire il bene comune con competenza, passione e gratuità». Improntato alle note della «passione civile» e della «capacità di ascolto» anche il ricordo del Movimento cristiano lavoratori (Mcl): «Dal giornalismo alla politica, con al centro il bene comune, e un impegno limpido e appassionato, Sassoli ha contribuito a rendere l’assemblea di Strasburgo protagonista del dibattito politico in una fase delicatissima e di grande mutamento sociale», sottolineano. E ancora: «Uomo del dialogo, del confronto, dell’equilibrio, ha improntato la sua attività istituzionale privilegiando il rapporto diretto con tutti i suoi interlocutori».

Parole di gratitudine per «la strada fatta insieme» nel lungo post pubblicato dall’Agesci (Associazione Guide e Scouts cattolici italiani) su Facebook. «È col cuore colmo di emozioni che vogliamo dire il nostro grazie a David Sassoli, per noi non solo presidente del Parlamento europeo e giornalista ma fratello scout – scrivono -. Condividiamo il grazie delle decine di migliaia di Guide e Scout Agesci per quanto ci ha insegnato e testimoniato in questi anni. Grazie per lo scautismo in cui si è formato e che ha trasformato in scelte di vita, in stile, in cultura, in impegno costante. Grazie per esserci stato vicino in tutte le occasioni in cui gli era possibile. Grazie per le parole che in questi anni ha fatto riecheggiare in tutti i contesti più alti della nostra Europa, parole di solidarietà, di cooperazione, di attenzione agli ultimi, di protagonismo per la salvaguardia del Pianeta. Grazie perché in un mondo che cambia veloce, dove fa molto più rumore l’albero che cade di quello che cresce, dove si prende spesso la scena una politica di opportunismi e superficialità, David ha incarnato un altro modo possibile di vivere scelte serie e adulte di impegno per il bene comune. Di osservare e raccontare con onestà la realtà, i fatti, le speranze, le urgenze». Quindi, un impegno: «Porteremo avanti il suo esempio nel tentativo di dare concretezza a quella Promessa di fare sempre del nostro meglio, da scout e da cittadine e cittadini. Buona strada, David».

Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari, ricorda le parole con cui Sassoli annunciava la decisione di aprire di notte la sede del Parlamento europeo ai senza dimora: «È doloroso vedere tante persone cercare riparo dal freddo intenso agli angoli dell’edificio che ci ospita a Bruxelles. I poveri non possono aspettare». Parole pronunciate nel 2019, che «danno la misura della sua statura umana e civile e della sua idea di Europa. Oggi – prosegue – insieme alla commozione per la sua grave perdita, con profonda gratitudine vogliamo raccogliere questi valori che sentiamo nostri e impegnarci sempre più nel realizzarli. La sua vita di alto spessore umano e politico ci sta ora davanti come segno e testimonianza autorevole di chi ha vissuto la politica come servizio e ha lavorato ad una visione dell’Europa, come continente di popoli fratelli».

12 gennaio 2022