L’assegno unico è legge. Bassetti: «Valutazione positiva»

La preoccupazione del presidente della Cei «per la burocrazia per la famiglia». Il presidente del Forum De Palo: «Ora abbia dotazione economica congrua»

Il presidente della Cei Gualtiero Bassetti ne ha parlato intervenendo ieri, 30 marzo, al Tg3, dopo l’approvazione definitiva del Senato: l’assegno unico e universale per i figli è legge. «Noi diamo una valutazione positiva – ha detto – però siamo preoccupati perché anche in questa faccenda sta entrando la burocrazia per la famiglia. Dovranno essere prese posizioni più radicali, come il Family act».

Grande la soddisfazione del presidente nazionale del Forum famiglie Gigi De Palo, che ricorda i quattro anni di impegno che hanno condotto al traguardo, a partire dal flash-mob con i mille passeggini vuoti al Colosseo, il 14 maggio 2017. «Quattro anni lunghi e densi. Quattro anni durante i quali il Forum Famiglie ha fatto da comune denominatore. Oggi – prosegue – diciamo grazie a tutti i partiti, che si sono fidati delle richieste delle famiglie. Tutti, dalla maggioranza o dall’opposizione nel corso di ben cinque governi che si sono succeduti, hanno offerto il loro contributo alla causa dell’assegno unico. Che oggi diventa realtà».

De Palo rivendica l’impegno del Forum nella ricerca di «soluzioni condivise e di buon senso per il bene comune del Paese». E aggiunge: «Siamo molto soddisfatti del grande lavoro fatto in questi quattro anni. Nulla arriva dal cielo. Senza la passione, tenacia e costanza di questi anni, non vedremmo la legge sull’assegno unico. Come Forum – prosegue – non ci siamo arresi quando eravamo a un passo, non ci siamo scoraggiati quando sembrava che tutto fosse sfumato, non ci siamo persi d’animo nei passaggi tra i cinque governi che si sono avvicendati». Adesso, ancora le parole del presidente del Forum, «chiediamo l’ultimo sforzo: l’assegno abbia una dotazione economica congrua, per renderlo capace di aiutare davvero le famiglie con figli. Cedere proprio ora sarebbe imperdonabile: peraltro è debito buono. Il presidente Draghi e tutti i partiti sono d’accordo: facciamolo partire entro il 1° luglio e con tutti i soldi che servono».

31 marzo 2021