L’arcivescovo di Canterbury arrivato a Kiev

Welby in visita nella Capitale ucraina per «ascoltare come il Paese sta attraversando questa guerra e capire come la Chiesa d’Inghilterra può continuare a sostenerlo»

Iniziata ieri, 30 novembre, la visita di tre giorni dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby a Kiev. L’obiettivo, si legge in un comunicato, è «mostrare solidarietà al popolo e alle Chiese dell’Ucraina mentre affrontano i continui bombardamenti russi e un inverno profondamente difficile». A Kiev l’arcivescovo incontrerà i leader delle Chiese ucraine per «ascoltare come il Paese sta attraversando questa guerra e capire come la Chiesa d’Inghilterra può continuare a sostenerli».

Nel suo viaggio verso l’Ucraina, il leader spirituale della Comunione anglicana ha incontrato i profughi ucraini a Varsavia, in un centro di aiuto ai migranti che è stato trasformato in un centro di crisi a sostegno dei rifugiati ucraini, dall’inizio dell’invasione russa. A Varsavia ha incontrato anche il nunzio apostolico in Polonia, l’arcivescovo Salvatore Pennacchio, per conoscere l’ampio lavoro della Chiesa cattolica a sostegno dei rifugiati ucraini in Polonia. Insieme a Welby, in questa visita di Avvento, anche il vescovo anglicano in Europa Robert Innes, anche perché sia in Polonia sia in Ucraina c’è «una piccola ma fiorente comunità di anglicani», prosegue la nota diffusa da Lambeth Palace, la residenza ufficiale, a Londra, dell’arcivescovo di Canterbury.

«Il popolo ucraino ha mostrato un coraggio straordinario di fronte all’invasione illegale, ingiusta e brutale della Russia. Questa visita vuole essere un segno di solidarietà con loro mentre affrontano un inverno profondamente difficile», ha detto arrivando ieri a Kiev l’arcivescovo di Canterbury. «Non vedo l’ora di incontrare i leader delle chiese e i cristiani locali a Kiev – ha aggiunto – e di capire come possiamo continuare a sostenerli in mezzo alla continua devastazione, perdita e distruzione di questa guerra». Quindi, ricordando la «commovente» testimonianza dei rifugiati ucraini incontrati a Varsavia, ha invitato a ricordare, «in questo periodo di Avvento», che «Gesù è nato tra conflitti e persecuzioni, ed è diventato un rifugiato quando i suoi genitori sono fuggiti dalla violenza e dalla persecuzione per cercare sicurezza in Egitto. Esorto i cristiani della Chiesa d’Inghilterra e di tutto il mondo a continuare a pregare per il popolo ucraino in questo periodo di Avvento – insieme a tutte le persone coinvolte nei conflitti in tutto il mondo – e a offrire la nostra solidarietà e il nostro sostegno in ogni modo possibile», ha concluso.

1° dicembre 2022