Pastorale giovanile: rinviato l’appuntamento al Divino Amore

La festa del 29 febbraio posticipata a data da destinarsi. Il direttore don Magnotta: «Una rinuncia momentanea». Confermata invece la festa diocesana degli adolescenti, il 29 marzo

L’appuntamento dei giovani romani al Divino Amore in programma per sabato 29 febbraio «è stato posticipato a data da destinarsi». A dare la notizia è il direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile: «Molti giovani iscritti all’evento – spiega – ci stanno comunicando in queste ore la decisione di non partecipare per il timore del coronavirus. Comprendendo la serietà del problema e la paura che ne scaturisce, non vorremmo perdere la bellezza di un momento preparato con cura e in cui aspettavamo molti ragazzi. Riteniamo quindi sia più giusto rimandarlo, per permettere a tutti i ragazzi della diocesi di partecipare a questo bellissimo momento di incontro», conclude. Si tratta di una «rinuncia momentanea», aggiunge ancora il sacerdote, che «offriamo al Signore perché conceda presto a chi è ammalato di superare questo momento di preoccupazione».

In attesa di definire una nuova data per la festa, tra musica e preghiera, organizzata sulla scia dell’esperienza dello scorso anno di “Panama a Roma” – quando oltre 900 giovani si sono ritrovati proprio al Divino Amore per vivere l’esperienza della Gmg “in diretta” con il Papa -, resta confermato invece l’appuntamento per i più giovani, ancora al Divino Amore, domenica 29 marzo. I pre adolescenti dai 12 anni in su sono attesi per una giornata da passare insieme, dalle 9.30 alle 17.

I due eventi diocesani dedicati ai giovani si pongono sulla linea tracciata «in questi ultimi sei anni dal nostro ufficio – spiega Magnotta -, che ha come primario obiettivo quello di dedicare particolare cura agli educatori degli adolescenti, incoraggiandoli a sentirsi parte di una rete di relazioni più ampia della singola realtà parrocchiale». Da qui gli incontri formativi organizzati nelle diverse prefetture «per ridare coraggio alle comunità parrocchiali, nel tentativo di rimettere al centro la realtà degli adolescenti come il Papa sprona a fare sia in “Evangelii gaudium” che, soprattutto, nel documento post– sinodale “Christus vivit”», conclude il sacerdote.

26 febbraio 2020