L’appello di Francesco per l’«immediato cessate il fuoco» in Siria

Le parole del Papa dopo l’udienza generale: vicinanza «a tutte le vittime». L’arcivescovo armeno di Aleppo: «Il cuore del Papa è con noi»

Le parole del Papa al termine dell’udienza generale: vicinanza «a tutte le vittime». L’arcivescovo armeno di Aleppo: «Sappiamo che il cuore del Papa è con noi»

Ancora la Siria nel pensiero e nella preghiera di Papa Francesco. «Voglio sottolineare e ribadire la mia vicinanza a tutte le vittime del disumano conflitto in Siria», ha detto al termine dell’udienza È con un senso di urgenza che rinnovo il mio appello, implorando, con tutta la mia forza, i responsabili affinché si provveda a un immediato cessate il fuoco, che sia imposto e rispettato almeno per il tempo necessario a consentire l’evacuazione dei civili, soprattutto dei bambini, che sono ancora intrappolati sotto i bombardamenti cruenti».

Immediato il commento dell’arcivescovo armeno di Aleppo Boutros Marayati, raccolto dall’Agenzia Fides. «Sappiamo che il cuore del Papa è con noi – dichiara -. Lo abbiamo visto anche quando ha scelto di inserire l’arcivescvo Mario Zenari, nunzio apostolico a Damsco, nella lista dei futuri cardinali». Però, ha osservato, «proprio mentre lui chiede il cessate il fuoco, le bombe continuano a cadere su di noi, sia a Aleppo est che a Aleppo ovest. Nelle ultume ore due lanci d’artiglieria sono arrivati sul nostro quartiere. Speriamo che le sue parole raggiungano quelli che sui diversi fronti, continuano ad alimentare questa guerra sporca».

Accenti di speranza, nelle parole dell’arcivescovo, che descrive comunque situazioni sempre più crudeli sul campo. «Nei giorni scorsi – riferisce – l’inviato dell’Onu Staffan de Mistura si era detto pronto a venire a Aleppo per accompagnare fisicamente i gruppi armati ribelli fuori dall’area urbana, garantendo loro l’incolumità, per permettere ai civili di essere liberati dall’incubo delle bombe. Ma la sua proposta è stata rifiutata dai gruppi ribelli. Ora siamo di nuovo anche senza acqua e senza luce, e la situazione diventa sempre più grave, soprattutto per i bambini».

12 ottobre 2016