L’appello di Francesco per la Nigeria

Al termine dell’udienza generale, il ricordo degli attacchi armati nel villaggi nel nord del Paese. «Prego per l’intera popolazione. Auspico sia garantita l’incolumità di tutti»

«Ho appreso con dolore la notizia degli attacchi armati avvenuti domenica scorsa contro i villaggi di Madamai e Abun, nel nord della Nigeria». Al termine dell’udienza generale di questa mattina, 29 settembre, in Aula Paolo VI, Francesco ha ricordato le violenze del 26 settembre nel distretto di Kaura, dove uomini non identificati hanno attaccato il villaggio di Madamai; 34 i residenti uccisi nell’attacco, 7 i feriti, stando a quanto riferiscono fonti della sicurezza dello Stato di Kaduna. I soldati sono subito intervenuti e, dopo un intenso scontro a fuoco, hanno costretto gli aggressori al ritiro. Come rappresaglia per questo attacco, però, altre 8 persone sono state uccise e 6 ferite nel villaggio di Kacecere, dove sono state distrutte anche diverse case. «Prego per coloro che sono morti, per quanti sono rimasti feriti e per l’intera popolazione nigeriana – le parole del Papa -. Auspico che sia sempre garantita nel Paese l’incolumità di tutti i cittadini».

Prima dell’appello per la Nigeria, nel saluto ai fedeli italiani, il ricordo della festività degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, che si celebra oggi, 29 settembre, che «con quella imminente dei santi Angeli Custodi, costituisce un invito a essere sempre attenti ai disegni divini ed alla loro manifestazione. Non esitate a percorrere con fiducia le vie che la divina Provvidenza ogni giorno vi indica – l’esortazione del Papa -. E anche non dimentichiamo la prossima festa di Santa Teresa di Gesù Bambino: lei, con la sua semplicità, con la sua strada breve, quella piccola strada, ci aiuti ad andare avanti nella via della santità e ci benedica».

29 settembre 2021