«Pregare per la pace, per il dialogo e per la solidarietà tra le nazioni: doni quanto mai necessari al mondo di oggi». Prima dei saluti ai fedeli in lingua italiana, che come di consueto chiudono l’udienza generale del mercoledì – al momento ancora in Aula Paolo VI -, questa mattina, 22 gennaio, Papa Francesco è tornato a rivolgere un appello che nasce dalle tante situazioni di tensione al momento nel mondo. Non solo. Il pontefice ha ricordato anche che «il prossimo 25 gennaio, nell’Estremo Oriente e in varie altre parti del mondo, molti milioni di uomini e donne celebreranno il capodanno lunare. Invio a loro il mio saluto cordiale – ha detto -, augurando in particolare alle famiglie di essere luoghi di educazione alle virtù dell’accoglienza, della saggezza, del rispetto per ogni persona e dell’armonia con il creato», gli auguri del Papa.

Salutando i pellegrini italiani, Francesco si è rivolto tra gli altri ai giovani del Movimento dei Focolari – in festa in questi giorni per l’apertura del centenario della nascita della fondatrice Chiara Lubich – e ai pellegrini della diocesi di Termoli-Larino, accompagnati dal vescovo Gianfranco De Luca. «Sabato prossimo celebreremo la Festa della Conversione di san Paolo – ha quindi concluso il pontefice -. L’esempio dell’Apostolo delle genti ci sostenga nella missione di annunciare la salvezza di Cristo a tutti, impegnando le nostre energie migliori».

22 gennaio 2020