L’appello del Papa per la Terra Santa: «Riconciliazione e pace»

Il Santo Padre ha assicurato la preghiera a margine dell’Udienza generale del 19 novembre. Domani il “Cammino della pace” dell’Opera romana pellegrinaggi con una Via Crucis nel cuore di Gerusalemme

«Seguo con preoccupazione l’allarmante aumento della tensione a Gerusalemme e in altre zone della Terra Santa, con episodi inaccettabili di violenza che non risparmiano neanche i luoghi di culto». Lo ha detto Papa Francesco a margine della catechesi di oggi, mercoledì 19 novembre. «Assicuro una particolare preghiera per tutte le vittime di tale drammatica situazione e per quanti più ne soffrono le conseguenze – ha proseguito Francesco -. Dal profondo del cuore, rivolgo alle parti implicate un appello affinché si ponga fine alla spirale di odio e di violenza e si prendano decisioni coraggiose per la riconciliazione e la pace. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento».

Intanto domani, giovedì 20 novembre, si terrà, sia pure con una modalità rivista rispetto al programma iniziale, il “Cammino di pace” nell’ambito del pellagrinaggio della diocesi di Roma organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi. «A seguito degli ultimi episodi di violenza avvenuti a Gerusalemme e, visto il perdurare della sofferenza di queste popolazioni a causa delle tensioni delle ultime ore – spiega un comunicato – l’organizzazione de “Il Cammino Internazionale di Pace” dell’Opera Romana Pellegrinaggi ha deciso di mantenere in piedi l’iniziativa mutandola in un’accorata preghiera per la pace.

Domani mattina rimane dunque immutato l’appuntamento alle 7.45 nella chiesa di Santa Caterina a Betlemme dove verranno distribuiti dei ramoscelli d’ulivo e ci sarà un momento di preghiera con la comunità palestinese. A seguire i pellegrini – con loro c’è il vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi – verranno trasferiti con i pullman a Gerusalemme dove al posto del cammino Betlemme – Gerusalemme verrà percorso il Cammino della Croce (Via Crucis) a Gerusalemme dal Convento della Flagellazione alla basilica del Santo Sepolcro.

«Abbiamo voluto che il cammino si trasformasse nella Via Crucis, che è il cuore della fede cristiana, la croce portata con amore che vince il male  – afferma monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente e amministratore delegato dell’Orp che in queste ore si trova in Terra Santa in occasione del pellegrinaggio diocesano e nazionale per gli 80 anni di fondazione di Opera Romana Pellegrinaggi -. Ripercorreremo attraverso la Passione di Cristo l’atroce sofferenza umana che stanno vivendo queste popolazioni nelle ultime ore, pregheremo con loro e per loro perché l’odio non può e non deve avere l’ultima parola, da cristiani siamo chiamati a testimoniare il Cristo crocifisso, morto e risorto. È questo lo spirito che animerà i nostri passi». Dopo la Via Crucis nelle strade di Gerusalemme i partecipanti all’iniziativa di preghiera per la pace si raduneranno al Notre Dame Center, come previsto dal programma, dove la mattinata si concluderà con un momento di preghiera insieme alla comunità israeliana. I pellegrini della diocesi di Roma proseguiranno poi per Betlemme.

19 novembre 2014