L’appello del Papa per la Nigeria, ancora insanguinata dal terrorismo

Francesco ha parlato dell’attacco del 28 novembre, che ha fatto 140 vittime. Ha ricordato anche le 4 missionarie uccise in El Salvador 40 anni fa

«Desidero assicurare la mia preghiera per la Nigeria, purtroppo ancora insanguinata da una strage terroristica». Al termine dell’udienza generale di questa mattina, mercoledì 2 dicembre, prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana, Papa Francesco ha voluto ricordare quanto è successo sabato scorso, 28 novembre, nel nord-est del Paese africano, dove circa 140 contadini – tra cui anche molti bambini – sono stati uccisi brutalmente, mentre stavano lavorando. «Dio li accolga nella sua pace e conforti i loro familiari; e converta i cuori di chi commette simili orrori, che offendono gravemente il suo nome», le parole del pontefice.

Francesco ha ricordato anche il 40° anniversario della morte di quattro missionarie del Nord America, uccise in El Salvador: le suore di Maryknoll Ita Ford e Maura Clarke, la suora orsolina Dorothy Kazel e la volontaria Jean Donovan. «Il 2 dicembre 1980 furono rapite, violentate e assassinate da un gruppo di paramilitari. Prestavano il loro servizio a El Salvador nel contesto della guerra civile. Con impegno evangelico e correndo grandi rischi portavano cibo e medicinali agli sfollati e aiutavano le famiglie più povere. Queste donne – ha aggiunto il Papa – vissero la loro fede con grande generosità. Sono un esempio per tutti a diventare fedeli discepoli missionari».

Salutando quindi i fedeli di lingua italiana collegati in streaming, il Papa ha auspicato: «Il  tempo  liturgico  dell’Avvento,  iniziato domenica scorsa, sia per ciascuno di voi un momento di particolare grazia».

2 dicembre 2020