L’appello del Papa alle istituzioni: «Proteggere i minori»

Le parole al termine dell’udienza generale: «Tutti siamo responsabili» del loro sfruttamento. Il ricordo della celebrazione del Corpus Domini

Prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana collegati in streaming per l’udienza generale del mercoledì, questa mattina, 10 giugno, il Papa ha voluto rivolgere un appello alle istituzioni «affinché pongano in essere ogni sforzo per proteggere i minori, colmando le lacune economiche e sociali che stanno alla base della dinamica distorta nella quale essi sono purtroppo coinvolti».

L’occasione è la Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che si celebra il 12 giugno. Un fenomeno, lo ha definito Francesco, «che priva i bambini e le bambine della loro infanzia e che ne mette a repentaglio lo sviluppo integrale. Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria – ha continuato -, in diversi Paesi molti bambini e ragazzi sono costretti a lavori inadeguati alla loro età, per aiutare le proprie famiglie in condizioni di estrema povertà. In non pochi casi si tratta di forme di schiavitù e di reclusione, con conseguenti sofferenze fisiche e psicologiche», il riferimento all’oggi. «Tutti noi siamo responsabili di questo – ha aggiunto continuando a braccio -. I bambini sono il futuro della famiglia umana: a tutti noi spetta il compito di favorirne la crescita, la salute e la serenità!».

Ai fedeli di lingua italiana il pontefice ha ricordato anche la solennità del Corpus Domini, domani, 11 giugno. «Quest’anno – ha detto – non è possibile celebrare l’Eucaristia con manifestazioni pubbliche, tuttavia possiamo realizzare una “vita eucaristica”». L’ostia consacrata, ha spiegato, «racchiude la persona del Cristo. Siamo chiamati a cercarla davanti al tabernacolo in chiesa, ma anche in quel tabernacolo che sono gli ultimi, i sofferenti, le persone sole e povere. Gesù stesso – ha aggiunto – lo ha detto». Quindi, salutando anziani, giovani, malati e sposi novelli, ha concluso: «Tutti esorto a trovare nell’Eucaristia le energie necessarie per vivere con fortezza cristiana i momenti difficili».

10 giugno 2020