«Tornate in Siria. Qui ci sono le possibilità per ricominciare a vivere». Incontrando la delegazione di Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), in Siria dal 23 al 26 settembre per il suo viaggio di solidarietà, i vescovi di Aleppo si rivolgono direttamente ai loro connazionali all’estero, fuggiti da un terra martoriata dai lunghi anni di guerra. Nel corso della riunione, hanno rivolto il loro grazie ai rappresentanti della fondazione pontificia, guidati dal direttore Alessandro Monteduro e dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini. «Ringraziamo per gli aiuti delle Chiese che donano con generosità», hanno detto. Basti pensare che dal 2011 a oggi Acs internazionale ha donato oltre 36 milioni di euro per la ricostruzione di chiese e case, per l’assistenza a famiglie cristiane, anziani, disabili, per il sostegno a scuole e ospedali.

Quindi la denuncia: «Siamo entrati nell’oblio». I vescovi cattolici chiedono alla comunità internazionale di rimuovere le sanzioni, «che impoveriscono ogni giorno di più i siriani». E spiegano il motivo: «Sono contro i diritti umani e sono disumane, perché penalizzano la popolazione tutta». Al termine dell’incontro, un momento di preghiera per la pace nel Paese.

26 settembre 2019