L’addio di Roma ad Adolfo Perugia, partigiano ebreo della Resistenza

Nato nella Capitale nel 1931, aveva partecipato alla guerra di Liberazione. La Comunità ebraica romana: «Uomo determinato e tenace»

Nato nella Capitale nel 1931, aveva partecipato alla guerra di Liberazione. La Comunità ebraica romana: «Uomo determinato e tenace, la cui testimonianza non va dimenticata»

Romano, classe 1931, aveva contribuito a liberare la sua città partecipando alla guerra di Liberazione. Partigiano ebreo della resistenza, Adolfo Perugia è morto nella notte di sabato 11 marzo, a 76 anni. Nel 1944, tredicenne, aveva aderito alla Resistenza insieme al Fronte della Gioventù Antifiascista, partecipando attivamente alla liberazione della città dove era nato.

Presidente dell’Associazione nazionale Miriam Novitch, Perugia è stato per la Comunità ebraica di Roma e per la città intera una figura importante nella conservazione della memoria. Il rabbino capo Riccardo Di Segni e la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello parlano di «una scomparsa particolarmente dolorosa per l’impegno profuso costantemente nel ricordare i valori dell’antifascismo. Uomo determinato e tenace, la cui testimonianza non deve essere dimenticata. Che sia il suo ricordo di benedizione».

Anche il vice presidente della Regione Lazio Massimiliano Smerigio esprime il «profondo cordoglio» dell’intera giunta regionale per la scomparsa di Perugia: «Una perdita che segna la città di Roma». Dopo aver partecipato giovanissimo alla guerra di Liberazione, ricorda Smeriglio, «negli anni successivi Adolfo Perugia è stato attivo in un prezioso lavoro sulla conservazione della memoria. Un impegno straordinario che non dimenticheremo».

13 marzo 2017