L’addio dell’Aiart a Franco Battiato, «artista senza tempo»

Il presidente Baggio: la sua musica, «capace di prenderci per mano fino a guidarci “dal senso della comunicazione a una comunicazione di senso”»

Deceduto questa mattina, 18 maggio, nella sua casa in provincia di Catania, Franco Battiato, «maestro ineguagliabile della musica italiana, regista cinematografico, pittore, generoso benefattore di giovani musicisti al cui appello non ha mai saputo resistere». A ricordarlo con queste parole è il presidente nazionale dell’Aiart Giovanni Baggio, secondo cui «il modo più semplice per spiegare il suo lavoro è quello di chiamarlo “artista senza tempo” e ascoltare l’essenza della comunicazione in ogni suo brano. Una musica indimenticabile – aggiunge – capace di prenderci per mano fino a guidarci “dal senso della comunicazione ad una comunicazione di senso”».

Di Battiato, Baggio ricorda «la musica colta, le incursioni nel pop, la capacità di portare il pubblico in mondi lontanissimi. L’atto della composizione era per lui il più sublime e insostituibile dei gesti umani». Un patrimonio musicale, il suo, «che appartiene alla nostra cultura e alla nostra storia; tesoro inestimabile che riesce in maniera esemplare a parlare al cuore e allo spirito delle nuove generazioni». Quindi, il ricordo di alcuni «brani indimenticabili» che hanno contrassegnato la sua lunghissima carriera: La cura,  Centro di gravità permanente, Voglio vederti danzare. Ancora, ricorda il presidente Aiart, «ha sperimentato l’elettronica, si è misurato con la musica etnica, con l’opera lirica. Ha diretto diversi film tra cui Perdutoamor e Musikante Ludwig van Beethoven, presentato alla Mostra del cinema di Venezia». E tra i brani, «ricordiamo Povera patria, la più struggente elegia cantata in Italia di fronte allo scempio della bellezza e della dignità umana. Un brano da ascoltare sempre e come compito da assolvere nelle scuole».

Nelle parole di Baggio, «la cura dell’anima, la contaminazione dei saperi e delle sensazioni, l’idea dell’infinita profondità dell’uomo: è questa la musica del maestro Battiato e l’Aiart lo ringrazia per ogni nota, per ogni parola».

18 maggio 2021