L’Acr di Roma verso la Giornata degli incontri 2.0

Per i piccoli dell’associazione, l’appuntamento di fine anno associativo si sposta sul web, col percorso “Tutti in rete!”. Gli incontri e la bacheca virtuale

In questi mesi di lockdown l’Azione cattolica dei ragazzi di Roma non si è fermata, trovando formule e modalità nuove per restare connessa e unita grazie all’uso delle tecnologie digitali. Così anche la Giornata degli incontri, tradizionale appuntamento di chiusura delle attività dell’anno associativo, «si farà in versione 2.0 – spiega Chiara Di Ianni, responsabile dell’Acr diocesana –, in attesa di un progressivo ritorno alla normalità, con la possibilità di tornare a giocare e a divertirci insieme fisicamente vicini».

In particolare, è stato elaborato un percorso a misura di bambini e ragazzi, intitolato “Tutti in rete!”, che «vuole fare riflettere anche i più piccoli sul senso del periodo che stiamo vivendo a causa del coronavirus, nei giorni che precedono la Pentecoste – dice ancora la referente diocesana -. Il tutto a partire dalla lettera che il cardinale vicario Angelo De Donatis ha indirizzato ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi». La proposta fatta agli educatori e ai bambini dei gruppi Acr «è articolata in tre momenti “di incontro” – illustra Di Ianni -: i primi due sono pensati per essere svolti nelle stesse giornate del percorso diocesano indicato dal cardinale vicario, quindi dal 27 al 29 maggio, anche se ogni realtà parrocchiale può organizzarli quando ritiene più opportuno».

Nello specifico, la prima tappa prevede la condivisione a livello di gruppo parrocchiale, mediante un incontro in videoconferenza. Guardando alle parole di Papa Francesco a commento del brano evangelico sulla tempesta sedata, pronunciate alla fine di marzo in una piazza San Pietro vuota in occasione del momento di preghiera straordinario in tempo di epidemia, i bambini lavoreranno sulle loro paure, rappresentate dalle reti da pesca. «Con un disegno dovranno riempirle dei loro timori e delle loro preoccupazioni più comuni, rappresentando poi loro stessi a bordo di una barca con Gesù, colui che le paure le vince», spiega Di Ianni.

Quindi è previsto un secondo momento di condivisione, questa volta in famiglia. «In questo passaggio i bambini sono esortati a riscoprire la grazia di essere figli nel battesimo e di essere famiglia nella Chiesa», sono ancora le parole della responsabile. In particolare verrà proposto a tutti un video con una riflessione di don Alfredo Tedesco, assistente diocesano dell’Acr, e l’invito a rispondere insieme, bambini e genitori, alla domanda “Che cosa hai scoperto di essenziale in questo tempo?”. Per i genitori, in parallelo, un’ulteriore proposta è quella del percorso “Che tempo di cambiamento”, promosso dal settore Adulti dell’Ac di Roma per guardare al futuro post-emergenza sanitaria con speranza.

Infine, per gli educatori e i bambini arriverà il momento della condivisione a livello diocesano, «per mettere in comune con le altre realtà parrocchiali quanto vissuto in questo tempo e quanto emerso nelle riflessioni nei gruppi e in famiglia», dice Di Ianni. Sabato 30 maggio verrà aperta una bacheca virtuale sulla quale ogni ragazzo potrà condividere una o più parole che sintetizzino quanto emerso dalla riflessione nei gruppi e in famiglia. Si comporrà così «la nostra “nuvola di parole” – spiega ancora la responsabile -, che vuole essere il contributo dei ragazzi dell’Ac di Roma al percorso proposto dalla diocesi». Sulla bacheca verranno pubblicati anche i disegni prodotti dai bambini e i video che vorranno realizzare mentre cantano e ballano l’inno dell’Acr di quest’anno: “È la città giusta”.

21 maggio 2020