La vicinanza di Francesco alle vittime dell’attacco a Erbil

Al termine dell’udienza generale, il pensiero ai civili colpiti nella Capitale del Kurdistan iracheno. «Buone relazioni tra vicini non si costruiscono così ma con il dialogo»

«Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alle vittime, tutte civili, dell’attacco missilistico che ha colpito una zona urbana di Erbil, Capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno». Al termine dell’udienza generale di questa mattina, 17 gennaio, Francesco ha ricordato, nel saluto ai fedeli di lingua italiana, gli sviluppi più recenti della crisi in Medio Oriente. «Le buone relazioni tra vicini – ha ammonito – non si costruiscono con simili azioni, ma con il dialogo e la collaborazione. A tutti chiedo di evitare ogni passo che aumenti la tensione in Medio Oriente e negli altri scenari di guerra».

Dal Papa anche il rinnovato appello a non dimenticare «i Paesi che sono in guerra. Non dimentichiamo l’Ucraina, non dimentichiamo Palestina e Israele. Non dimentichiamo gli abitanti della Striscia di Gaza, che soffrono tanto. Preghiamo per le tante vittime della guerra: la guerra distrugge sempre, la guerra non semina amore, semina odio. La guerra è una vera sconfitta umana. Preghiamo per la gente che soffre per la guerra», l’esortazione.

17 gennaio 2024