La vicinanza di Francesco alle popolazioni dell’Indonesia

Le parole all’Angelus, dopo il sisma che ha colpito il Paese: «Prego per defunti e feriti e per quanti hanno perso casa e lavoro». La Settimana per l’unità dei cristiani

«Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni dell’isola di Sulawesi, in Indonesia, colpita da un forte terremoto. Prego per i defunti, per i feriti e per quanti hanno perso la casa e il lavoro. Il Signore li consoli e sostenga gli sforzi di quanti si stanno impegnando a portare soccorso». Al termine dell’Angelus di ieri, 17 gennaio, Papa Francesco ha voluto ricordare le popolazioni dell’Indonesia colpite, nella notte tra 14 e 15 gennaio, da un sisma di magnitudo 6.2. «Preghiamo insieme per i nostri fratelli di Sulawesi – ha esortato -, e anche per le vittime dell’incidente aereo avvenuto sabato scorso, sempre in Indonesia».

Nelle parole del Papa anche il riferimento alla Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. «Mi rallegro per questa iniziativa che prosegue da oltre trent’anni e auspico che porti frutti abbondanti di fraternità e di collaborazione», ha detto. Quindi il riferimento alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che comincia oggi, 18 gennaio, per concludersi lunedì 25 gennaio, con la celebrazione dei Vespri nella basilica di San Paolo fuori le Mura, con i rappresentanti delle altre confessioni cristiane presenti a Roma. «In questi giorni – le parole di Francesco – preghiamo concordi affinché si compia il desiderio di Gesù: “Che tutti siano una sola cosa”. L’unità, che sempre è superiore al conflitto».

18 gennaio 2021