La vicinanza del Papa alle vittime del terremoto in Turchia e Siria

Inviato un telegramma a firma del cardinale Parolin ai nunzi apostolici Solczyński (Turchia) e Zenari (Siria). La preghiera «per il personale impegnato nei soccorsi»

Il Papa si fa vicino alle vittime del terremoto che alle 4.17 di ieri, 6 febbraio, ha devastato Turchia e Siria. Un cordoglio, il suo, che già ieri mattina ha trovato espressione nei telegrammi a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, indirizzati ai rispettivi nunzi apostolici. Francesco è «profondamente addolorato» per «l’enorme perdita di vite umane» causata dal grave terremoto, si legge nel testo inviato a monsignor Marek Solczyński, nunzio in Turchia. Assicurando la «sua vicinanza spirituale a tutte le persone colpite», il Papa affida «coloro che sono morti all’amorevole misericordia dell’Onnipotente» e porge «sentite condoglianze a coloro che ne piangono la perdita». Dal pontefice infine  anche un pensiero al personale dell’emergenza, affinché «sia sostenuto dai doni divini della fortezza e della perseveranza nella cura dei feriti e nello svolgimento delle operazioni di soccorso».

Anche al cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, Parolin scrive che Francesco, «profondamente rattristato per la significativa perdita di vite causata dal sisma nell’area nord-occidentale della Siria, offre accorate preghiere per le anime dei defunti e per tutti coloro che li piangono» e affida «le persone colpite da questa catastrofe alla provvidenza dell’Onnipotente». Il Papa «prega in particolare per il personale di emergenza impegnato in queste ore nelle operazioni di  soccorso» e, «come rinnovato segno della sua solidarietà spirituale, invoca sul popolo siriano da lungo tempo sofferente, la benedizione divina della forza e della pace».

7 febbraio 2023