La tragedia di Vigna Jacobini, la preghiera dopo il crollo

Dicembre 1998: la visita del cardinale Ruini tra le macerie della palazzina al Portuense. Il conforto alle famiglie

Un lungo applauso saluta i due coniugi trovati ancora in vita sotto le macerie. Pochi minuti dopo arriva il Cardinale Camillo Ruini. è mercoledì pomeriggio: sono passate poche ore dal crollo della palazzina di via Vigna Jacobini al Portuense. Visibilmente commosso, compie un lungo giro di «perlustrazione», accompagnato dalle autorità presenti, in mezzo a calcinacci e a tanto dolore.

«Quando accadono tragedie come queste – sottolinea il Cardinale – la fede è la cosa a cui aggrapparci necessariamente. è triste assistere ad una situazione del genere e questo ci fa riflettere come la chiamata del Signore può arrivare all’improvviso. Il Signore è vicino alle persone che soffrono. è il momento di non perdere la fiducia in Dio». Parole di incoraggiamento a parenti, persone care, amici delle vittime. Qualcuno domanda al Cardinale a chi attribuire la colpa dell’incidente. La risposta è lapidaria: «Non sappiamo come e perché. Ed anche quando lo sapremo avrà poca importanza. La cosa veramente importante è che ci sono dei morti e persone che ora non hanno più nemmeno una casa».

Sopraggiunge don Alberto Filippi, il parroco della Sacra Famiglia a via Portuense. «Eravamo passati un po’ di tempo fa con il vice parroco per la benedizione delle case ed in quel condominio avevamo trovato molta ospitalità ed attenzione». Alle tre e mezzo del mattino in via di Vigna Jacobini dopo il «boato» è il primo ad accorrere per assistere personalmente alle operazioni. Porta i conforti spirituali, è vicino ai suoi parrocchiani di cui tante volte ha apprezzato l’impegno.

«La prima cosa che faremo – commenta don Alberto – sarà quella di venire incontro delle prime necessità. Insieme al gruppo Caritas cercheremo di affrontare i disagi di alloggio e di alimentazione delle persone rimaste senza casa. Poi vedremo di risolvere gli altri». Intanto giovedì sera tutta la comunità si è stretta in preghiera nella veglia guidata da Mons. Vincenzo Apicella, Vescovo Ausiliare per il Settore Ovest. La chiesa colma di fedeli è stato il «cenacolo» in cui sono state ricordate le vittime della sciagura. Nei prossimi giorni saranno celebrati i funerali delle vittime. (di David Murgia)

20 dicembre 1998