La strategia Ue contro l’antisemitismo

La Commissione europea definisce una serie di azioni contro la discriminazione, per promuovere la vita ebraica e custodire la memoria dell’Olocausto

«Combattere l’antisemitismo e promuovere la vita ebraica». Questi gli obiettivi a cui guarda la strategia presentata ieri, 5 ottobre, dalla Commissione europea. «Di fronte all’inquietante aumento dell’antisemitismo, in Europa e altrove, la strategia definisce una serie di azioni incentrate su tre pilastri», spiega il collegio dei commissari: prevenire ogni forma di antisemitismo; preservare e incoraggiare la vita ebraica; promuovere attività di ricerca, istruzione e commemorazione dell’Olocausto. In concreto, si tratta di promuovere «misure volte a rafforzare la cooperazione con le imprese online per contrastare l’antisemitismo online, proteggere più adeguatamente gli spazi pubblici e i luoghi di culto, istituire un polo europeo di ricerca sull’antisemitismo oggi e creare una rete di siti in cui si è consumato l’Olocausto». Azioni, queste, che «saranno rafforzate dalle iniziative internazionali dell’Ue volte a guidare la lotta mondiale contro l’antisemitismo».

La presidente dell’esecutivo comunitario Ursula von der Leyen ha parlato di «svolta decisiva», rivendicando l’impegno a «promuovere la vita ebraica in Europa in tutta la sua diversità. Vogliamo che la vita ebraica torni a prosperare nel cuore delle nostre comunità, come è giusto che sia – ha aggiunto -. La strategia che presentiamo rappresenta una svolta decisa nella nostra risposta all’antisemitismo. L’Europa può prosperare soltanto se le comunità ebraiche si sentono sicure e prosperano». A oggi, invece, 9 ebrei su 10 ritengono che l’antisemitismo sia aumentato nel loro Paese e l’85% di essi lo considera un problema grave, riferiscono dalla Commissione. «Per affrontare il problema la Commissione mobiliterà fondi dell’Ue e aiuterà gli Stati membri a elaborare e attuare le loro strategie nazionali». Ancora, «sosterrà la creazione di una rete europea di segnalatori di fiducia e di organizzazioni ebraiche per eliminare l’illecito incitamento all’odio online. Sosterrà inoltre lo sviluppo di narrazioni volte a contrastare i contenuti antisemiti online».

Per quanto riguarda il secondo punto – «protezione e promozione della vita ebraica nell’Ue» -, dal cuore delle istituzioni europee riferiscono che il 38% degli ebrei hanno preso in considerazione l’eventualità di emigrare perché non si sentono sicuri in quanto ebrei nell’Ue. Per garantire a tutti sicurezza e piena partecipazione alla vita europea, «la Commissione accorderà finanziamenti dell’Ue per proteggere più adeguatamente gli spazi pubblici e i luoghi di culto». Il prossimo invito a presentare proposte sarà pubblicato nel 2022, con la messa a disposizione di 24 milioni di euro. L’ultimo pilastro della strategia infine è quello dedicato ad «attività di istruzione, ricerca e commemorazione dell’Olocausto». Attualmente un cittadino europeo su venti non ha mai sentito parlare dell’Olocausto. «Per mantenerne viva la memoria, la Commissione sosterrà la creazione di una rete di luoghi in cui si è consumato l’Olocausto, che non sempre sono noti, ad esempio i nascondigli o i luoghi di esecuzione» e promuoverà «una nuova rete di giovani ambasciatori europei incaricati di promuovere la memoria dell’Olocausto».

La strategia verrà attuata nel periodo 2021-2030. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio «a sostenerne l’attuazione» e pubblicherà relazioni complete sulla sua attuazione nel 2024 e nel 2029. Gli Stati membri si sono già impegnati a prevenire e combattere tutte le forme di antisemitismo attraverso nuove strategie o misure nazionali nell’ambito delle strategie e/o dei piani d’azione nazionali esistenti.

6 ottobre 2021