La scienza, occasione d’innovazione e rinnovamento

Aperto, alla Lateranense, il Giubileo delle università. La relazione iniziale affidata al Nobel per la fisica Claude Cohen Tannoudji

Aperto, alla Lateranense, il Giubileo delle università. La relazione iniziale affidata al Nobel per la fisica Claude Cohen Tannoudji

Ventidue convegni per associare 22 modi diversi di coniugare il binomio misericordia e conoscenza, 300 relatori provenienti da tutto il mondo, 3 forum, l’incontro mondiale dei rettori con oltre 100 dirigenti universitari, oltre mille partecipanti da 61 Paesi. Questi i numeri del Giubileo delle Università e dei Centri di ricerca e delle Istituzioni dell’Alta formazione artistica e coreutica che si è aperto ieri pomeriggio, mercoledì 7 settembre, nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense e si concluderà sabato 10 a piazza San Pietro con l’udienza con Papa Francesco.

Nell’ambito del Giubileo, il cui tema è “Conoscenza e Misericordia. La terza missione dell’Università”, si svolgerà anche il XIII Simposio internazionale dei docenti universitari al termine del quale sarà presentata la “Carta di Roma 2016”. Si tratta di un documento contenente varie proposte su cosa l’università può fare per risolvere i problemi di un nuovo sviluppo e che «sia espressione di un rinnovato impegno a costruire la casa comune per tutto l’uomo e per tutti gli uomini» ha spiegato monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Roma e direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale universitaria.

Due le lectiones magistrales che si sono svolte nella giornata inaugurale. La prima, dal titolo “Scienza e uomo”, è stata tenuta da Claude Cohen-Tannoudji premio Nobel per la fisica per lo sviluppo di metodi per raffreddare e catturare gli atomi tramite laser. Per il fisico la scienza deve essere umanistica, non astratta. La scienza serve a capire il mondo in cui viviamo e deve aiutare l’uomo nel progresso migliorando la qualità della vita di tutta l’umanità tanto in campo energetico quanto in quello medico. «L’invenzione dei pannelli solari, della risonanza magnetica, dei computer – ha affermato – hanno cambiato la vita dell’uomo, sono strumenti dei quali oggi non possiamo più fare a meno». Non possono esserci finanziamenti solo per la scienza che offre un risultato immediato, ha precisato, ma la scienza vera, quella delle grandi scoperte, ha bisogno di tempo e investire su quella significa finanziare il futuro.

Peter Van Inwagen, docente all’università statunitense “Notre Dame” a Notre Dame (Indiana), ha invece parlato di “Ragione e Fede” evidenziando che ci sono delle domande alle quali la scienza non può dare una risposta. «La Chiesa non ha mai affermato di essere in grado di dimostrare la verità di alcune dottrine, come per esempio la resurrezione, ma piuttosto di essere la destinataria e custode delle verità a lei rivelate direttamente da Dio, verità che gli esseri umani non potrebbero mai scoprire con l’esercizio delle proprie facoltà naturali».

Durante il convegno monsignor Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense, ha sottolineato che «è ora di riscoprire con estrema convinzione la terza missione dell’università. Dopo l’attività di ricerca scientifica e didattica c’è la formazione alla solidarietà, l’apertura generosa dell’accademia al sociale e al politico, la promozione di una civiltà dell’amore. Il docente è chiamato più di ieri ad essere un testimone di quei valori a cui educa i giovani».

Per Leuzzi il Giubileo delle Università «è l’invito a porre mano ad una risposta, ancora inevasa, di come dar vita ad un nuovo sviluppo integrale dopo i tentativi, anche lodevoli, compiuti dall’umanità nel secolo breve e nei primi anni del terzo millennio».

«Mi auguro – ha affermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini – che da un desiderio di innovazione nasca anche il desiderio di rinnovamento che porti a concentrarci sull’apertura delle porte universitarie al mondo che ci circonda e a risolvere problemi anche molto lontani da noi».

Eleonora Guadagno, presidente della Commissione Cultura in Campidoglio, prima di leggere un messaggio di saluto del sindaco, Virginia Raggi, ha invitato il mondo accademico a lavorare insieme per «costruire un progetto futuro di città».

Per l’assessore alle politiche sociali della Regione Lazio, Rita Visini, occasioni come il Giubileo delle università sono «ossigeno per le nostre comunità che per vivere e crescere hanno bisogno del contributo fondamentale dei luoghi della formazione e della ricerca a partire dalle università». Un messaggio di saluto e buon lavoro è stato inviato anche dal presidente del Senato, Pietro Grasso.

 

8 settembre 2016