La Santa Sede: la visita di Zuppi per aprire percorsi verso la pace

Conclusa la missione a Mosca voluta da Papa Francesco. Il porporato ha avuto anche un «fruttuoso incontro» con il patriarca Kirill con il quale ha parlato di «iniziative umanitarie che possano facilitare una soluzione pacifica»

Si è conclusa ieri la visita a Mosca del cardinale Matteo Zuppi, inviato di Papa Francesco, «finalizzata all’individuazione di iniziative umanitarie, che possano aprire percorsi per il raggiungimento della pace». Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede. Durante la sua permanenza di tre giorni il porporato «ha incontrato Yuri Ushakov, assistente del presidente della Federazione Russa per gli affari di politica estera, e Maria Lvova-Belova, commissario presso il presidente della Federazione Russa per i diritti del bambino. Nel corso dei colloqui – prosegue la nota -, è stato fortemente sottolineato l’aspetto umanitario dell’iniziativa, nonché l’esigenza di poter pervenire alla tanto desiderata pace. In una breve visita alla Chiesa di San Nicola in Tolmachi, presso la Galleria Tretyakov», il cardinale Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, «si è soffermato in preghiera davanti all’icona della Madonna di Vladimir, a cui ha affidato la sua missione. Ha avuto anche un fruttuoso incontro con Sua Santità Kirill, patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, al quale ha trasmesso il saluto del Santo Padre e con il quale si è ugualmente intrattenuto su iniziative umanitarie che possano facilitare una soluzione pacifica».

Il porporato, fanno sempre sapere dalla Santa Sede, «ha anche incontrato i vescovi della conferenza dei vescovi cattolici della Russia, con i quali, insieme ad un nutrito gruppo di sacerdoti ed alla presenza di ambasciatori e di rappresentanti del ministero degli Affari Esteri, ha presieduto una solenne concelebrazione nella cattedrale dell’arcidiocesi della Madre di Dio, a Mosca. È stata questa l’occasione per trasmettere alla comunità cattolica la vicinanza, il ricordo e la preghiera del Santo Padre. I risultati della visita saranno portati alla conoscenza del Santo Padre, in vista di ulteriori passi da compiere, sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per la pace».

30 giugno 2023