Una consultazione per il recupero dell’area del Forlanini

Dopo anni di abbandono e degrado, su un sito della Regione, la voce dei cittadini per il rilancio della struttura. Una collaborazione con altre istituzioni

Dopo anni di abbandono e degrado, su un sito della Regione, la voce dei cittadini per il rilancio della struttura. Una collaborazione con altre istituzioni

La Regione Lazio lancia una consultazione pubblica per il rilancio dell’area dell’ex complesso ospedaliero Forlanini, a Monteverde Nuovo. «Conoscere le idee e le priorità dei cittadini per orientarne al meglio la riqualificazione e il rilancio» è l’obiettivo dell’iniziativa. Sul sito www.regione.lazio.it/rl/forlanini/ è possibile partecipare e votare il sondaggio sulle possibili alternative di valorizzazione di parte di quest’area che si estende tra l’XI e il XII Municipio. Gli ambiti su cui è possibile esprimersi sono quelli previsti dal Piano regolatore del Comune di Roma: per i servizi pubblici di livello urbano: sociosanitari, culturali, di ordine pubblico e sicurezza, per sedi amministrative pubbliche e universitarie. «Il progetto di valorizzazione del Forlanini è arrivato a un punto di svolta – afferma il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – : i cittadini sono chiamati a dare il loro contributo per scrivere insieme il futuro dell’area che resterà pubblica».

Sul sito si ricorda la storia della struttura e le sue caratteristiche – 170mila metri quadri con dodici ettari di parco – e la cessazione delle funzioni di polo ospedaliero nel 2008 con il trasferimento di tutti i reparti e servizi al vicino ospedale San Camillo. Da quel momento è iniziato l’abbandono che ha portato a un vasto degrado dell’area, con bivacchi abusivi, sporcizia, vecchi referti medici gettati ovunque, fino a episodi di cronaca come la morte di una ragazza per overdose nel 2016.

Per uscire da questa situazione, informa la Regione, «sono stati effettuati diversi interventi con un investimento complessivo di 1 milione di euro che ha consentito di bonificare l’area, potenziare la sorveglianza all’interno del complesso, regolamentare l’accesso solo per autovetture e utenti autorizzati. Tutto ciò ha garantito una maggiore sicurezza per il personale ancora in servizio presso gli uffici amministrativi. Per rendere l’area ancora più sicura, è stato stipulato un accordo con il Ministero della Difesa per la realizzazione della stazione Carabinieri di Monteverde all’interno della struttura».

Bonifiche e intese verso un futuro diverso, in collaborazione con altre istituzioni. Infatti la struttura rientra nel progetto “Proposta Immobili” lanciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Agenzia del Demanio che coinvolge le pubbliche amministrazioni in operazioni di valorizzazione, riuso o dismissione del proprio patrimonio immobiliare mantenendo la finalità pubblica di utilizzo. La Regione ha aderito al progetto per il quale sono ipotizzabili risorse per oltre 250 milioni di euro per il recupero nel rispetto del vincolo storico-artistico dell’intero complesso. Tanti i soggetti pubblici coinvolti nel piano di rilancio, e 20.000 metri quadri restano a disposizione delle istituzioni locali (Regione e Comune) per poter decidere insieme ai cittadini la destinazione del complesso negli ambiti previsti dal Piano Regolatore. Ora la speranza è che si volti davvero pagina.

14 giugno 2017