All’inizio della Quaresima, il patriarca caldeo di Baghdad Louis Raphael I Sako affida a un messaggio, diffuso dalle pagine web del Patriarcato, alcune indicazioni per i suoi fedeli. «Digiunare ogni giorno, eccetto la Domenica, partecipare alla messa, pregare per la pace e la stabilità dell’Iraq e di tutta la regione; leggere e meditare la Bibbia giornalmente; compiere azioni di misericordia». E ancora, «non criticare i difetti altrui; ricercare l’unità dei cristiani con cuore aperto e instaurare una convivenza cristiano-islamica con l’amore che Gesù ci ha insegnato».

La Quaresima, si legge nella Lettera del patriarca, «è uno dei momenti più importanti di digiuno». Riflettendo sul digiuno nel deserto di Gesù, Sako esorta a limitare l’uso di cibo e bevande, ma anche a «porre fine a relazioni illecite e a ogni genere di azioni malvagie, lavorando con grande fiducia, entusiasmo e perseveranza per purificare desideri, ambizioni e praticare l’ascetismo». Non solo: la Quaresima, prosegue il patriarca, è anche il tempo privilegiato per «dedicarsi alla lettura delle Scritture, al servizio e a prepararsi alla risurrezione di Cristo».

Da ultimo, l’esortazione ai cristiani a «riconoscere la loro presenza come parte del tessuto nazionale dell’Iraq, così da fermare il loro declino. I cristiani – prosegue Sako – hanno sempre avuto una presenza storica in questo paese dove hanno un ruolo e un messaggio. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità attraverso un dialogo sincero, con saggezza e visione per rendere efficaci modelli di coesistenza per conseguire pace, stabilità, libertà e dignità per tutti. La pace – è la conclusione – sarà raggiunta con la vittoria politica, le riforme amministrative e con la rinascita economica che proteggerà il denaro pubblico dai disonesti».

14 febbraio 2018