La proposta Ue: stop alle auto a benzina e diesel entro il 2035

Adottato dal Parlamento europeo, in plenaria, il mandato negoziale con i governi. L’obiettivo: ridurre le emissioni di CO2, raggiungendo una mobilità stradale a emissioni zero

Con una votazione in plenaria, il Parlamento europeo ha adottato ieri, 8 giugno, il mandato negoziale con i governi Ue sui livelli di riduzione delle emissioni di CO2 delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri nuovi. In concreto, la proposta è quello di uno stop alle auto a benzina e diesel a parte dal 2035. Bocciato l’emendamento dei Popolari che prevedeva la cosiddetta “quota 90”, vale a dire lasciare alle case automobilistiche la possibilità di produrre il 10% di auto maggiormente inquinanti, in modo da facilitare ai mercati il passaggio alle auto “pulite”.

339 i voti favorevoli, 249 i contrari e 24 le astensioni. Nel testo approvato, i deputati sostengono la proposta della Commissione di raggiungere una mobilità stradale a emissioni zero entro il 2035 con l’obiettivo, a livello europeo, di produrre autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri nuovi a zero emissioni. «Gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni per il 2030 – si legge in una nota del Parlamento – sarebbero fissati, secondo la posizione assunta dall’aula, al 55% per le automobili e al 50% per i furgoni».

Il relatore della proposta, l’olandese Jan Huitema, ha parlato di «un elemento cruciale per raggiungere i nostri obiettivi climatici. Con questi standard – ha spiegato -, creiamo chiarezza per l’industria automobilistica e stimoliamo l’innovazione e gli investimenti per le case automobilistiche». Non solo: sia l’acquisto che la guida di auto a emissioni zero «diventeranno più economici per i consumatori. Sono entusiasta – ha aggiunto – che il Parlamento europeo abbia appoggiato una revisione ambiziosa degli obiettivi per il 2030 e abbia sostenuto un obiettivo del 100% per il 2035, fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050».

Ora si aprono i negoziati tra Parlamento e Consiglio Ue, dove sono rappresentati i governi dei 27 Stati membri.

9 giugno 2022