La primavera musicale di Sant’Agnese

Nella chiesa, gioiello del Barocco, di piazza Navona appuntamento settimanale con i concerti: ogni venerdì fino al 5 giugno. Da Verdi a Liszt

Nella chiesa, gioiello del Barocco, di piazza Navona appuntamento settimanale con i concerti: ogni venerdì fino al 12 giugno. Da Verdi a Liszt

Luogo in cui due eccelsi artisti hanno dato prova di una maestria impagabile, la Chiesa di Sant’Agnese in Agone a Roma – che porta incisa nella pietra e nella policromia la leggendaria rivalità tra Bernini e Borromini – da diversi anni fa da scenografia ad una serie di concerti di musica da camera. L’iniziativa è frutto della passione per l’arte a tutto tondo di monsignor Giovanni Battista Todescato, per tutti semplicemente don Gianni. Parroco per 41 anni a Santa Chiara, nel quartiere Vigna Clara, nel 2002 il sacerdote – un vicentino dalla battuta facile e la risata coinvolgente – è stato nominato rettore di una delle Chiese gioiello del Barocco, nella centralissima piazza Navona.

Certo, ciò che all’epoca trovò don Gianni non è esattamente quello che oggi tutti possono ammirare. La chiesa era di fatto malmessa. Amareggiato e incredulo, deve aver pensato che non c’era altro da fare se non trovare i fondi necessari e dare immediatamente il via ai lavori. Restaurare la struttura «è stato impegnativo – racconta il sacerdote –. Un lavoro immenso: era tutto rovinato, le vetrate, i pavimenti e ancora ci sarebbe molto da fare come, ad esempio, mettere mano alle cripte che sono di grande interesse archeologico».

Nel frattempo Todescato si è preoccupato di dare alla Chiesa anche una rinascita musicale da vivere e condividere in quella che è conosciuta come la “Sagrestia del Borromini” e che, «grazie ai suoi soli 120 posti, offre un’atmosfera più intima». Tutto nasce dal desiderio di «valorizzare la splendida struttura – spiega –, come pure l’organo del ‘700 anch’esso restaurato e dall’acustica eccezionale». E poi, «se è vero che chi canta prega due volte, come diceva sant’Agostino, allora chi ascolta – scherza don Gianni -, prega almeno una volta e mezza».

L’appuntamento con i concerti è settimanale: ogni venerdì alle ore 18.30. Il cartellone, scritto dall’associazione BallettMusic propone – con il patrocinio di Roma Capitale e in collaborazione con l’Accademia d’Ungheria – la diffusione e promozione di giovani musicisti ed artisti già affermati nel panorama concertistico internazionale. Il 24 aprile, toccherà così al soprano Lilia Ianeva e al pianista Roberto Satta esibirsi con musiche di Verdi, Rossini, Mozart, Liszt e Wagner. Il programma contiene anche un omaggio a Ghena Dimitrova nell’anno in cui ricorre il decennale della scomparsa. Il Trio Sphera si misurerà invece, l’8 maggio, su Rachmaninov, Fauré e Debussy. Il 15 Maggio, Giuseppe Lo Cicero eseguirà invece al pianoforte alcune delle più belle pagine di Chopin, Debussy, Ravel e Granados.

Altre due date, a maggio: il 22, con Ivan Donchev e con la giovane pianista russa Elena Nefedova, ultima allieva del leggendario Heinrich Neuhaus che porteranno al variegato pubblico romano le note di Mozart, Mendelssohn e Brahms. Il giorno 29, il genio di Schubert, Bach e Grieg sarà invece interpretato al violoncello e pianoforte dal duo Hulschoff-Frölich. Per le ultime due serate, Sant’Agnese in Agone – che l’architetto Paolo Portoghesi, riferendosi al contrasto delle opere realizzate da Bernini e Borromini, ha definito «suprema armonia della contraddizione» – ospiterà Ryoko Tajika Drei (5 giugno) e la coppia Romacker-Giuliani (12 giugno) che chiuderà la stagione primaverile attingendo al repertorio di Schumann, Brahms e Liszt.

 

24 aprile 2015