La premier Meloni all’Onu: «Insieme contro la nuova schivitù dei migranti illegali»

Nel suo primo discorso al Palazzo di Vetro la premier elenca le chiavi per affrontare un’epoca «complessa». Nella guerra in Ucraina e nel governo delle migrazioni

La premier italiana Giorgia Meloni ha tenuto il suo primo discorso al Palazzo di Vetro, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella serata di ieri, 20 settembre. E ai leader riunti a New York ha rivolto l’appello ad affrontare «insieme» le sfide di un’epoca «complessa», indicando le chiavi da utilizzare: la difesa delle nazioni, delle identità, delle patrie, l’uso della ragione e non della forza. Non solo per quanto riguarda la guerra di aggressione all’Ucraina, di fronte alla quale l’Italia «ha scelto da che parte stare», ma soprattutto per governare le migrazioni. Un tema, quest’ultimo, sul quale l’Onu non può «voltarsi dall’altra parte». Agire insieme – è l’esortazione di Meloni – contro «la nuova schiavitù» dei migranti illegali.

La premier non ha parlato al Consiglio di Sicurezza, dedicandosi a una serie di incontri bilaterali quasi tutti concentrati sull’Africa. Ha parlato con il presidente ucraino Zelensky e anche al segretario generale delle Nazioni Unite Guterres ha chiesto un maggior coinvolgimento delle Nazioni Unite sui migranti. Per Meloni, bisogna «rifiutare le ipocrisie» in tema di immigrazione, che nel tempo «hanno fatto arricchire a dismisura i trafficanti». E combatterli con ogni mezzo per fermare l’emergenza.

Contestualmente però vanno affrontate «le cause alla base della migrazione, con l’obiettivo di garantire il primo dei diritti, che è il diritto a non dover emigrare». Coinvolgendo le nazioni più povere, che subiscono più di tutti il conflitto contro Kiev. E con i Paesi africani troppo a lungo «sfruttati», è l’indicazione della premier italiana, «bisogna invertire la rotta», vale a dire abbandonare l’approccio «predatorio» e puntare su partnership «alla pari» come vuole fare l’Italia, con il suo “Piano Mattei”.

Nell’intervento di Meloni anche il tema dell’intelligenza artificiale, che sarà al centro del G7 a guida italiana, con l’esortazione a «dare un’etica agli algoritmi». Da ultimo, il richiamo a quanto aveva già indicato Giovanni Paolo II proprio parlando all’Onu: «L’attività politica, nazionale e internazionale, viene “dall’uomo”, si esercita “attraverso l’uomo” ed è “per l’uomo”».

21 settembre 2023