La premier Meloni a Palermo per l’anniversario della strage di via D’Amelio

Il 19 luglio 1992 la mafia uccideva il giudice Paolo Borsellino i 5 agenti della scorta. «Insieme a Falcone, sono stati due martiri della lotta alla mafia e sono due dei principali attori a cui dobbiamo gran parte di quello che sappiamo nella lotta al crimine organizzato»

Il 19 luglio del 1992, 31 anni fa, la mafia uccideva il giudice Paolo Borsellino e i 5 agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Da allora quella di oggi è «una data simbolica»: così l’ha definita la premier Giorgia Meloni intervenendo al vertice Ue – Celac, che ha riunito i capi di Stati e di governo dei Paesi di Unione europea, America Latina e Caraibi, il 17 e 18 luglio a Bruxelles. Borsellino e il giudice Giovanni Falcone, ha affermato, «sono stati due martiri della lotta alla mafia e sono anche due dei principali attori ai quali noi dobbiamo gran parte di quello che sappiamo nella lotta contro il crimine organizzato». E proprio la lotta alla criminalità organizzata, nelle parole della presidente del Consiglio, è «un altro elemento fondamentale della nostra cooperazione, qualcosa su cui Ue e America Latina possono continuare a lavorare insieme».

La giornata si è aperta alle 8.50, a Palermo, quando Meloni ha deposto una corona di fiori davanti alla lapide in memoria dei poliziotti uccisi; quindi la visita alle tombe di Giovanni Falcone nella chiesa di San Domenico e di Paolo Borsellino nel cimitero di Santa Maria di Gesù. Alle 10 la presidente del Consiglio presiede il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, alla presenza del prefetto Maria Teresa Cucinotta, del capo della procura Maurizio de Lucia e dei vertici delle forze dell’ordine. Probabile anche la partecipazione, alle 12.30, alla Messa presieduta dall’arcivescovo Corrado Lorefice nella chiesa di Santa Maria in piazza della Pietà alla Kalsa, dove Falcone e Borsellino giocavano da bambini. La premier non parteciperà invece, per motivi di sicurezza, alla fiaccolata a via D’Amelio, dove è attesa la segretaria del Pd Elly Shlein, che prenderà parte anche al minuto di silenzio assieme alle Agende rosse di Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato, nell’ora esatta della deflagrazione di 31 anni fa: le 16.58.

Nel luogo dell’attentato anche i manifestanti del corteo promosso dalla Cgil e da altre associazioni e movimenti di sinistra con lo slogan “Basta Stato-mafia”. Assente la Cisl, che ha preso le distanze dall’iniziativa ma sarà in via D’Amelio con i propri dirigenti. Il serpentone partirà alle 15 dall’albero Falcone, in via Notarbartolo, la strada, dove lo scorso 23 maggio nei minuti finali della giornata di commemorazione della strage che costò la vita al giudice Falcone, ci furono scontri tra alcuni manifestanti e la polizia in tenuta antisommossa. Anche per questo, nella giornata di oggi l’attenzione da parte delle forze dell’ordine è altissima.

19 luglio 2023