La preghiera della diocesi per la salute del Papa

Maggio 1981, il messaggio del cardinale vicario Ugo Poletti dopo l’attentato a Giovanni Paolo II in piazza San Pietro con l’invito al Rosario

Dopo le drammatiche ore che sono seguite all’inconcepibile attentato al Santo Padre, durante l’udienza generale di mercoledì 13 maggio scorso, il Cardinale Vicario si è reso interprete a nome della Diocesi dei sentimenti di orrore per l’insano gesto, di a more indefettibile verso la Venerata Persona di Papa Giovanni Paolo II e di filiale e comunitaria preghiera, con questo appello:

Carissimi fratelli e sorelle di Roma, dopo l’attentato, inconcepibile ed assurdo, contro il Papa, viviamo tutti insieme un intenso momento di commozione, di stupefatto dolore, ma anche di grande amore. Amore per il Papa, che mai come in questo momento sentiamo vicino e nostro, proprio come il Padre che giace sul letto del suo dolore.

Amore per tutto quello che Egli ha amato, con noi e per noi trascinandoci con la parola, con l’esempio, con la esuberante vitalità, con l’entusiasmo gioioso, sempre incontro a Dio, sempre amorosamente rivolto alla difesa degli uomini, dei fratelli. Ha troppo amato Dio e l’uomo creatura di Dio, perché non succedesse che si rivoltasse contro di Lui – come fu contro Gesù – l’odio più cieco e irrazionale. Con Lui e per Lui – per amore suo – all’odio, comunque si esprima, intendiamo rispondere con l’amore, il perdono e la preghiera.

Perciò vi invito questa sera, 14 maggio, alle ore 21 a incontrarci in piazza San Pietro, dove Lui fu colpito, per pregare insieme. Reciteremo il Santo Rosario, per Lui, per la sua salute, per il mondo intero che deve rivolgersi all’amore se vuol sconfiggere l’odio, seminatore di morte. Egli ora è nelle mani e nel cuore della Madonna, più che in quelle degli uomini, in una drammatica realtà che traduce le parole a Lui tanto care, rivolto a Maria SS.ma: «Io sono tutto tuo!».

Troviamoci questa sera, una sera di maggio, come fratelli intorno alla Madre, a pregare per il Papa, perché ritorni al più presto tra noi! Le Parrocchie e gli Istituti religiosi, poi, secondo l’opportunità promuovono celebrazioni locali di preghiera.

17 maggio 1981