La preghiera del Papa per Nagorno Karabakh e Ucraina

Al termine dell’udienza generale, l’appello perché «tacciano le armi» nel Caucaso meridionale. Il ricordo del presidente Napolitano, «in gravi condizioni»

«Ieri mi sono giunte notizie preoccupanti dal Nagorno Karabakh, nel Caucaso Meridionale, dove la già critica situazione umanitaria è ora aggravata da ulteriori scontri armati». Al termine dell’udienza generale di questa mattina, 19 settembre, Papa Francesco ha ricordato il fronte di crisi che si è aperto ieri ai confini meridionali della Russia, con l’offensiva militare dell’Azerbaigian nel Nagorno Karabakh. «Rivolgo il mio appello accorato a tutte le parti in causa e alla comunità internazionale, affinché tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone e il rispetto della dignità umana», le parole del pontefice.

Poco prima, nel saluto ai fedeli di lingua italiana, Bergoglio aveva ricordato anche il presidente Giorgio Napolitano, di cui nelle ultime ore si sono aggravate le condizioni di salute. «Che abbia conforto, questo servitore della patria». Infine, l’invito a restare «uniti nella vicinanza e nella preghiera per la cara e martoriata Ucraina».

20 settembre 2023